giovedì, Maggio 16, 2024
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L’inquinamento a Pesaro e Ancona: i risultati di uno studio europeo sulle vittime

inquinamento

Ancona – L’inquinamento uccide in maniera silenziosa. E le vittime  sono veramente tante. Uno studio dell’Università di Utrecht, del Global Health Institute di Barcellona e del Tropical and Public Health Institute svizzero, pubblicato su The Lancet Planetary Health e finanziato dal ministero per l’innovazione spagnolo e dal Global Health Institute, fa la classifica delle quasi mille città europee (858) in cui si muore di più a causa dell’inquinamento atmosferico. Tra queste, due città marchigiane Ancona e Pesaro.

Da precisare subito che  in Italia si registra un triste primato per le morti legate al particolato fine PM2,5. Da quanto è emerso, Brescia e Bergamo hanno il tasso di mortalità da polveri sottili più elevato di Europa. E nella top ten ci sono anche altre due città italiane: Vicenza al quarto posto e Saronno all’ottavo.

Ma dicevamo delle due più grandi città marchigiane. La tabella che segue può aiutare a capire la situazione relativa l’anno 2019:

   PosizionePM2.5 o Particolato Media annualeMorti evitabili se la città applicasse parametri OMSMorti evitabili se applicati livelli di inquinamento più basso, tra le città studiate
Brescia27,5232309
Bergamo26,1137186
Pesaro201°15,43573
Ancona254°14,33379
Tromsǿ  (Norvegia)857°3,600
Reykjavik858°3,300

La seconda tabella è relativa alla diffusione del biossido di azoto che è un inquinante ad ampia diffusione che ha effetti negativi sulla salute umana:

CittàPosizione NO2- Biossido d’Azoto Media annuale Morti evitabili se applicati livelli di inquinamento più basso, tra le città studiate
Madrid39,22380
Anversa39,7307
Ancona370°22,942
Pesaro503°22,432
Umea (Svezia)857°9,513
Tromsǿ(Norvegia)858°3,40

In relazione alle polveri sottili, Ancona e Pesaro in questo studio, sono in un certo senso nella prima parte (negativa) della classifica. Un po’ meglio per quanto riguarda il biossido d’azoto. Se come ipotizzato dalla ricerca, si applicassero i parametri OMS o si raggiungessero i livelli minimi di alcune città scandinave, sarebbero migliaia in Europa le vite risparmiate.

Roberto Guidotti

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