sabato, Aprile 20, 2024
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“Linea Gustav passi nella memoria”

“Linea Gustav passi nella memoria”

ALTO SANGRO – Il libro “Linea Gustav, passi nella memoria” del giornalista Lorenzo Grassi, curatore del sito lineagustav.org e coordinatore del “Gruppo Ipogei bellici” dell’Associazione Sotterranei di Roma, è un appassionante viaggio nei luoghi dove la grande battaglia sulla “Linea Gustav” fra gli Alleati e le forze militari dell’Asse nel 1943-1944 ha lasciato le sue tracce che affiorano da un passato che nemmeno la bellezza del paesaggio riesce a cancellare, di cui restano segni profondi anche nell’immaginario collettivo popolare.

Dieci percorsi alla scoperta delle trincee, dei camminamenti, cercando di ricostruire anche la vita quotidiana dei soldati che si sono fronteggiati nella “Battaglia d’Italia” tra gli Altopiani Maggiori d’Abruzzo e il Parco Nazionale della Maiella.

Il libro “Linea Gustav, passi nella memoria” non è una guida escursionistica, ma, bensì un essenziale e utile vademecum dove sono illustrate le principali aree dove sono ancora visibili le postazioni militari nella impervia e ancora da esplorare parte della “Linea Gustav” compresa tra l’Alto Sangro e l’Alto Aventino, cioè fra gli Altipiani Maggiori d’Abruzzo e il Parco Nazionale della Maiella, dal Monte Arazecca (L’Aquila) alla Stazione di Palena (Chieti).

L’opera è una sintesi del lavoro di Lorenzo Grassi in tante giornate passate in montagna, seguendo documenti, testimonianze e racconti di chi si trovò a vivere le tragiche vicende della guerra in prima linea in Abruzzo tra l’autunno 1943 e la primavera 1944, ed è impreziosita da una scheda dedicata alle vestigia belliche in alta quota.

Una ricerca che è stata possibile realizzare grazie a chi ha preservato la memoria delle comunità locali che custodisce lo scrigno dei ricordi, riportando alla luce spesso i fantasmi del passato che si nutrono delle ferite mai sopite.

La pubblicazione è affiancata dal sit www.lineagustav.org col censimento georeferenziato e la documentazione fotografica delle postazioni.

Sui percorsi della “Linea Gustav” “tra musei diffusi, trekking e rilancio della ferrovia storica, può concretizzarsi una riscoperta turistica sostenibile, con un’operazione culturale di livello internazionale che, tra storia e natura, da vita a nuove occasioni lavorative per i giovani, utili ad arginare lo spopolamento e l’abbandono dei paesi montani” ha dichiarato l’autore Lorenzo Grassi nell’introduzione dell’opera.

Uno stimolo per invogliare l’approfondimento di aspetti della storia che sono poco conosciuti e che potrebbero dare uno spunto per un alternativo utilizzo ai fini storico – turistici del territorio montano che potrebbe interessare Sindaci e Presidenti dei Parchi tra la Maiella, le Cinque Miglia e il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, per avviare un programma di ripulitura e valorizzazione di quei ruderi quasi inghiottiti dalla vegetazione.

Tratto da: http://discoveryabruzzomagazine.altervista.org/linea-gustav-passi-nella-memoria-un-vademecum-per-lo-sviluppo-di-un-turismo-sostenibile/