XIV Giornata Nazionale del Braille, il codice alfabetico che unisce
ROMA – Oggi si celebra la XIV Giornata Nazionale del Braille, istituita il 21 febbraio 2007.
Per l’occasione, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in collaborazione con il Club Italiano del Braille, il 19 febbraio scorso ha organizzato un evento, seguito su “Slash-Radio Web”, sulla pagina ufficiale Facebook della Presidenza Nazionale e sul canale YouTube UICI, dal titolo”Braille: via maestra per l’inclusione e l’accesso alla cultura”, in modo da sottolineare l’importanza del codice Braille, ideato all’inizio del XIX secolo.
Ad inventare l’alfabeto, che permette ai non vedenti o gli ipovedenti di leggere e scrivere, fu Louis Braille, nato in Francia nel 1809.
Purtroppo, all’età di tre anni, Braille rimane cieco a causa di un incidente avvenuto nell’officina del padre.
Nel 1821, durante il racconto di un soldato francese, dove descriveva un metodo da lui inventato per comunicare con i compagni dell’esercito, Braille decise di utilizzare tale sistema per dare vita ad un codice alfabetico, che da quel momento fino ai giorni nostri è riuscito a far inserire le persone non vedenti all’interno della società.
Il codice Braille richiede uno studio approfondito, sia per la lettura che la scrittura, del codice alfabetico composto da 1 a 6 punti posizionati dentro un rettangolo con 3 punti di altezza e 2 di lunghezza.
Attraverso questi 6 punti, si possono creare ben 64 combinazioni diverse, che però non riescono a rappresentare tutti i caratteri, così entrano in gioco i gruppi di carattere Braille, in grado di delineare i simboli grafici.
È importante sapere che il codice Braille viene scritto al contrario di come si legge, ovvero da destra verso sinistra e rispetto alla lettura, il sistema di scrittura in Braille è semplice e pratico.
Infatti, la combinazione dei punti da 1 a 6 viene marcata con un elemento in acciaio duro, in base ad una determinata collocazione, ovvero nelle fascia tra due righe.
La lingua Braille è una delle più grandi invenzioni della storia e oggi insieme alla tecnologia, rappresenta un metodo efficace per l’inserimento dei soggetti disabili all’interno della società.
Infine, è opportuno ricordare che anche in Italia sono presenti le biblioteche e le stampe Braille, organizzate da case editrici e vari centri, destinate alle persone non vedenti.
Elisa Cinquepalmi
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