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Il film drammatico stasera in TV: “Arancia meccanica” mercoledì 24 febbraio 2021

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Il film drammatico stasera in TV: “Arancia meccanica” mercoledì 24 febbraio 2021 alle 21 su Iris (Canale 22)

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Arancia meccanica (A Clockwork Orange) è un film del 1971 scritto, prodotto e diretto da Stanley Kubrick. Tratto dall’omonimo romanzo distopico scritto da Anthony Burgess nel 1962, prefigura, appoggiandosi a uno stile sociologico e politico, una società votata a un’esasperata violenza, soprattutto nei giovani, e a un condizionamento del pensiero sistematico.

Forte di quattro candidature agli Oscar del 1972 come miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale e miglior montaggio, presentato lo stesso anno alla Mostra di VeneziaArancia meccanica è considerato uno dei più grandi capolavori della storia del cinema, oltreché come fonte di citazioni letterarie e iconografiche, anche grazie al contributo, nella parte non originale, della colonna sonora. Essa recuperava, fra le altre, musiche classiche molto conosciute di Rossini e Beethoven, accentuando la chiave visionaria e onirica del film. Decisivo per la riuscita del film, anche l’apporto di Malcolm McDowell nel ruolo di Alex, pronto e disponibile a tutto,[senza fonte] al punto che s’incrinò una costola e subì l’abrasione delle cornee durante le riprese del film.[1].

Quando fu distribuita sul circuito cinematografico, all’inizio degli anni settanta, la pellicola destò scalpore, con una schiera di ammiratori pronti a gridare al capolavoro, ma anche con una forte corrente di parere contrario, per il taglio originale e visionario adottato nella narrazione, che faceva ricorso in maniera iperrealistica, ma anche senza indugi speculativi, a scene di violenza.

Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al quarantaseiesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi,[2] mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al settantesimo posto.[3] Nel 1999, compare nella classifica BFI 100 stilata dal British Film Institute all’81º posto.[4]. Nel 2020 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti[5]

Il titolo originale in inglese, A Clockwork Orange, trae origine da un modo di dire tipicamente londinese, il cosiddetto cockney “As queer as a clockwork orange” tradotto letteralmente come “Strano come un’arancia a orologeria”,[6] originariamente utilizzato comunemente nell’East London. La frase indica qualcosa che appare normale e naturale in superficie come un frutto, in questo caso un’arancia, ma che cela in realtà una natura estremamente bizzarra e inusuale. L’esempio è dato dal protagonista del film, che essendo privato del suo libero arbitrio, esteriormente sembra un bravo cittadino ma in realtà è un automa della società.

Nel 1986, Burgess, nel suo saggio A Clockwork Orange Resucked, chiarì questo concetto scrivendo che una creatura che può solo fare il bene o il male ha l’apparenza di un frutto amabile caratterizzato da colore e succo, ma in effetti internamente è solo un giocattolo a molla pronto a essere caricato da Dio, dal Diavolo o dallo Stato onnipotente, e a far scattare la propria violenza, appunto, come un mero e semplice congegno meccanico caricato a molla.

Nel romanzo, a differenza che nel film, viene espressamente precisato più volte come A Clockwork Orange fosse il titolo del testo a cui stava lavorando lo scrittore F. Alexander, vittima della visita a sorpresa.

Nel film Anthony Burgess “presta” il cognome ad Alex, nel montaggio sugli articoli di giornale nell’ultima parte della pellicola, dopo essersi svegliato dal coma. Vi è l’omaggio all’autore chiamando il protagonista Alex Burgess.

In un futuro imprecisato, nella metropoli londinese[7][8][9][10][11][12], vive il giovane Alexander “Alex” DeLarge[13], un ragazzo di famiglia operaia, eccentrico, antisociale e capo della banda criminale dei Drughi,[14] i cui membri, oltre a lui, sono Pete, Georgie e Dim. I quattro trascorrono il tempo libero dedicandosi a sessofurti e ultraviolenza. Punto di ritrovo della banda è il locale Korova Milk Bar, dove si può consumare lattepiù, ossia latte migliorato con mescalina e altre sostanze stupefacenti.Il sottopasso, sito nel distretto di Wandsworth a Londra, dove Alex, insieme con i suoi Drughi, aggredisce l’anziano senzatetto.

Al calare della notte, la banda commette molti atti criminosi, quali aggredire un senzatetto ubriaco a calci e a bastonate, affrontare una gang rivale vestita con uniformi da nazisti comandata da un certo Billy Boy, scorrazzare per le strade a bordo di un’auto sportiva rubata[15][16] provocando caos ed incidenti, per poi eseguire infine quello definito da Alex il numero visita a sorpresa. I quattro decidono dunque di bussare, fingendo di chiedere soccorso, alla villa dell’illustre scrittore Frank Alexander, per poi malmenare l’uomo e violentarne la moglie[17]. Soddisfatti della serata, i Drughi fanno un breve salto di nuovo al Korova per un ultimo bicchiere di latte prima di ritirarsi definitivamente nelle rispettive case.

Alex è un acceso appassionato di musica classica, soprattutto di Beethoven, che chiama affettuosamente il buon vecchio Ludovico Van. Il Korova Milk Bar è spesso frequentato da celebri artisti e personaggi televisivi. Quella sera una donna improvvisa un bel canto, precisamente l’Inno alla gioia di Friedrich Schiller dal 4° movimento della Sinfonia n. 9 op. 125, composta, per l’appunto, da Beethoven. Al termine Dim schernisce la cantante con una pernacchia e Alex che a contrastro dei suoi atti detesta in modo significativo la maleducazione e il non ritegno si indigna per il gesto incivile, colpendogli violentemente le gambe con il suo bastone. Dim non accetta il richiamo e sfida Alex lasciandogli la scelta delle armi da usare, ma quando questi si mostra tutt’altro che impaurito e gli propone una sfida al coltello, Dim a quel punto si scusa dicendo di essere stanco e suggerisce al gruppo di andare a dormire, trovandone il consenso. Giunto a casa, Alex nasconde il bottino delle scorrerie in un cassetto e, ascoltando la Nona di Beethoven, si addormenta sognando epiche scene catastrofiche, come esecuzioniesplosionieruzioni vulcaniche e flagellazioni bibliche.

La mattina seguente, la madre di Alex sprona il figlio ad andare a scuola, ricordandogli che non ci è andato mai durante la settimana, ma Alex le risponde che soffre di un terribile mal di testa (che chiama “Gulliver”) e che non ci andrà per potersi riprendere e guarire. Ella accetta passivamente le motivazioni del figlio, riferendole al marito, chiedendosi quale attività notturna svolga Alex, ma non potendo o non volendo approfondire la questione, i genitori si dimostrano completamente insofferenti.

Alzatosi dal letto, Alex scopre che la madre ha fatto entrare in casa il signor Deltoid, ispettore giudiziario minorile. Deltoid ricorda ad Alex che è già stato condannato una volta e che un’altra eventuale condanna lo porterebbe non più al riformatorio ma in carcere: questo per Deltoid rappresenterebbe il primo fallimento, che non intende accettare. L’ispettore riferisce poi ad Alex di essere a conoscenza della rissa con la banda di Billy Boy e che sono stati fatti i loro nomi, tuttavia mancano le prove per incriminarli. Alex spudoratamente tranquillizza Deltoid, affermando di essersi tenuto lontano dai guai.

Più tardi Alex esce di casa e si reca in un negozio di dischi per ritirare una sua ordinazione. Qui vede al bancone due belle ragazze e decide di invitarle a casa sua “per ascoltare la musica”. Giunti a destinazione, i tre hanno un rapporto sessuale con il sottofondo del Guglielmo Tell. Tra i vari dischi esposti nel negozio si possono scorgere il vinile della colonna sonora di 2001: Odissea nello spazioMagical Mystery Tour dei Beatles e Atom Heart Mother dei Pink Floyd.

Più tardi, scendendo le scale del suo condominio, Alex trova i Drughi ad aspettarlo. Dim si mostra sarcastico e Alex ricambia minaccioso le sue battute. Georgie lo blocca dicendogli che ci saranno delle novità: la prima è che Alex non dovrà più sfottere Dim, la seconda è il dissenso sulla spartizione del bottino delle loro scorrerie, che finisce sempre per la maggior parte nelle mani di Alex, infine accenna a un piano per un furto da compiersi quella stessa notte. Usciti dal palazzo Alex riflette, pensando che da quel momento Georgie sarebbe stato il capo della banda e che avrebbe preso le decisioni con l’appoggio di Dim, perciò decide di ristabilire le posizioni. Mentre il gruppo sta camminando accanto a un lago artificiale, Alex, ispirato dall’ouverture della Gazza ladra (celebre pezzo di Rossini) in sottofondo, assale selvaggiamente i due e li getta in acqua, ferendo Dim a una mano. Dopo la rissa, il gruppo si ritrova in un pub, dove Alex ribadisce la sua leadership e convince Georgie a illustrargli il piano che aveva in mente.

L’idea è quella di rapinare, con le stesse modalità della “visita a sorpresa”, una casa adibita a clinica per dimagrire, dove al momento vive solo l’attempata proprietaria con un gran numero di gatti. La sera stessa i quattro si recano sul posto. Alex prova a farsi aprire la porta nel modo consueto, ma la donna, allarmata dal precedente episodio di violenza appreso dai giornali, non apre e chiama la polizia. Alex riesce comunque a entrare da una finestra e, dopo uno scambio di feroci battute e una breve colluttazione, colpisce la donna con una scultura a forma di fallo. Udendo le sirene della polizia in arrivo, Alex tenta di fuggire, ma i Drughi lo stanno aspettando e Dim lo colpisce con una bottiglia di lattepiù in faccia, lasciandolo ferito in balia della polizia.

Arrestato, Alex viene dapprima picchiato dai poliziotti, che mal sopportano la sua strafottenza. Viene poi informato da Deltoid, nel frattempo sopraggiunto, della morte della donna, e riceve da questi uno sputo in faccia, dovuto alla rabbia per il suo fallimento. Dopo un breve processo, Alex viene condannato a 14 anni di carcere per omicidio.L’edificio della Brunel University ad Uxbridge, sede del trattamento Ludovico

Alex, in carcere, si sente come un topo in mezzo a un branco di gatti, tra uomini violenti e perversi quanto e più di lui. Decide così di tentare di mantenere una buona condotta, si guadagna le simpatie del cappellano e impara a memoria versi della Bibbia, naturalmente prediligendo le parti che gli richiamano episodi di violenza e sesso, che evidentemente gli mancano. Dopo aver scontato due anni di carcere, viene a conoscenza di un’iniziativa del nuovo governo salito in carica, che promette la scarcerazione immediata a patto che ci si sottoponga a un innovativo programma di “rieducazione”: il trattamento Ludovico. Alex si fa quindi notare dal Segretario per gli affari interni in visita al carcere, riuscendo ad essere scelto per il trattamento e, con il pensiero rivolto al fatto che verrebbe scarcerato dopo solamente due settimane, accetta tutte le condizioni. Nonostante lo scetticismo del direttore della prigione e del capo delle guardie, Alex viene trasferito in un centro medico dove incomincia la cura, la quale consiste nella somministrazione di farmaci unita alla visione di lungometraggi dove sono contenute scene di violenza.

La visione delle pellicole è “obbligata” dalla posizione di Alex, legato a breve distanza dallo schermo e con delle pinze che lo costringono a tenere gli occhi aperti. Le scene di violenza, insieme con l’effetto dei farmaci, incominciano a provocare in lui delle sensazioni di dolore e di nausea che tendono ad aumentare a mano a mano che il trattamento prosegue, fino a coinvolgere, oltre alle immagini di violenza e di sesso, anche la musica di sottofondo della proiezione che, durante la visione di un documentario su Hitler, è la nona Sinfonia di Beethoven.

Al termine della cura Alex viene portato in una sala e sottoposto ad alcune prove a cui assistono, oltre al Segretario per gli affari interni, alcune importanti autorità, per mostrare loro il buon risultato del condizionamento. Dapprima Alex subisce maltrattamenti e umiliazioni da parte di un attore e rimane impotente perché, appena cerca di reagire violentemente, viene assalito dalla fortissima sensazione di nausea. Nella seconda parte del test entra in sala una bellissima ragazza in topless ed Alex allunga le mani verso il suo seno cercando di violentarla, ma viene nuovamente colto dalla nausea e si accascia a terra dolorante. Il Segretario osserva compiaciuto il successo del trattamento Ludovico e decide di farlo entrare immediatamente in vigore come soluzione ai problemi della criminalità violenta e del conseguente affollamento delle prigioni, nonostante l’obiezione del cappellano del carcere che contesta l’annullamento del libero arbitrio nei confronti del soggetto, il quale non sceglie liberamente di operare il bene, ma è costretto ad astenersi dalla violenza solo a causa della sofferenza e del dolore che gli vengono provocati.

Alex viene quindi scarcerato, ma il suo rientro nella società è tragico: tutte le persone che prima, quando lui era forte e violento, erano sue vittime, ora che la situazione si è capovolta ed è lui a essere completamente indifeso e innocuo, gli si ritorcono contro e prendono il suo posto nel comportarsi da carnefici, vendicandosi.

Tornato a casa, scopre che i suoi genitori hanno affittato la sua stanza a un altro ragazzo; quando questi si mostra ostile e provocatorio nei suoi confronti, Alex vorrebbe aggredirlo ma viene bloccato dalla nausea. Alex allora se ne va di casa senza essere trattenuto dai familiari. Vagando per la città incontra casualmente il barbone aggredito anni prima da lui e dagli altri Drughi, il quale, dopo averlo riconosciuto, si vendica picchiandolo insieme con altri anziani senzatetto, e di nuovo Alex non riesce a reagire perché quando ci prova viene sempre colto dalla nausea. Alla fine viene salvato da due poliziotti, ma, una volta riavutosi, si accorge che i due agenti sono proprio Dim e Georgie, divenuti ora tutori della legge. I due,ancora rancorosi delle sue prevaricazioni e consapevoli che la cura ha reso Alex incapace di difendersi, lo portano fuori città ammanettato e lo torturano immergendogli la testa in una vasca piena d’acqua e percuotendolo con il manganello.

Ferito e disperato, Alex raggiunge una casa per chiedere aiuto, ma la casa è quella dello scrittore Frank Alexander, diventato invalido e vedovo dopo la morte della moglie, dovuta a suo avviso allo shock che la donna ha subito durante e dopo lo stupro. In un primo momento lo scrittore non riconosce Alex, per via del travestimento che portava all’epoca dell’aggressione. Frank è un oppositore del governo e, riconoscendo Alex come una vittima del trattamento Ludovico, promette di aiutarlo, quindi gli prepara un bagno caldo e convoca a casa sua altri oppositori politici allo scopo di screditare il governo e la sua terapia. Ripresosi, Alex incomincia a cantare nella vasca da bagno Singin’ in the rain. Lo scrittore riconosce allora la voce dell’autore della violenza subita e prepara la propria vendetta: prima narcotizza Alex, poi, una volta ottenute da lui le informazioni per screditare il governo, lo chiude in una stanza e gli fa ascoltare ad alto volume la Nona sinfonia di Beethoven, provocandogli un dolore straziante. Alex si convince a cercare nella morte la liberazione dalla sua sofferenza e si getta dalla finestra.

Alex si risveglia molto tempo dopo in un letto d’ospedale, dopo un lungo coma. Raggiunto dai genitori, li respinge duramente, memore del loro comportamento durante ma soprattutto dopo la permanenza in carcere. Nel periodo della convalescenza, una psichiatra gli fa un test nel quale egli deve aggiungere la battuta mancante in alcune vignette. Alex risponde con spacconeria e strafottenza, rendendosi presto conto di non provare più il malessere da cui veniva colto a seguito del trattamento Ludovico ogni volta che tentava di comportarsi in modo violento, mutamento dovuto probabilmente allo shock intervenuto a seguito del tentato suicidio e alle cure ricevute durante il coma. Nel frattempo la stampa, venuta a conoscenza dell’accaduto, attacca duramente il governo per i metodi coercitivi usati su di lui.

Un giorno Alex riceve una visita del Segretario per gli affari interni, preoccupato per lo scandalo causato dalla vicenda. Il Segretario, con atteggiamento remissivo e conciliante, gli offre il proprio appoggio e quello del governo in cambio della sua collaborazione, al fine di assicurare la buona fede e soprattutto la tenuta del governo. Informa anche Alex che lo scrittore Alexander è stato messo, insieme con i suoi colleghi cospiratori, in condizione di non nuocergli più.

Alex accetta l’accordo, grazie al quale la sua vita potrà proseguire con un buon lavoro, una buona posizione e una retribuzione adeguata. Chiede al Segretario di diventare il capo della polizia: una posizione ideale per lui, in quanto gli consentirebbe di esercitare violenza in modo legale. Questo gli permetterebbe inoltre di ritornare capo dei suoi ex sottoposti, ora poliziotti, e vendicarsi di quando lo avevano incontrato indifeso a causa della cura e lo avevano percosso e seviziato. Il politico, preoccupato, gli propone in prima battuta di diventare un semplice poliziotto ma, ricattato da Alex, accetta anche questa condizione (esiste una versione del film dove questa parte è stata tagliata).

La macchina della propaganda si mette immediatamente in moto e un grande numero di giornalisti e di fotografi entra nella stanza dove i due, stringendosi con grande cordialità la mano, rassicurano l’opinione pubblica in merito alla loro nuova collaborazione e amicizia. Alex immagina la sua nuova vita da trascorrere come prima tra sesso, musica e violenza, ma libera dalle angosce dovute alla legge, poiché egli ora lavora per essa.

Regia di Stanley Kubrick

Con: Malcolm McDowell

Fonte: WIKIPEDIA