giovedì, Marzo 28, 2024
Home > Anticipazioni TV > Il film drammatico stasera in TV: “Captain Phillips – Attacco in mare aperto ” sabato 13 marzo 2021

Il film drammatico stasera in TV: “Captain Phillips – Attacco in mare aperto ” sabato 13 marzo 2021

film captain phyllips

Il film drammatico stasera in TV: “Captain Phillips – Attacco in mare aperto ” sabato 13 marzo 2021 alle 21:25 su Rai 1

(none)

Captain Phillips – Attacco in mare aperto (Captain Phillips) è un film del 2013 diretto da Paul Greengrass, con protagonisti Tom Hanks, Barkhad Abdi e Catherine Keener.

Adattamento cinematografico del libro Il dovere di un capitano (A Captain’s Duty: Somali Pirates, Navy SEALS, and Dangerous Days at Sea), autobiografia di Phillips, scritta in collaborazione con Stephan Tatty, il film racconta la vera storia del dirottamento della nave mercantile statunitense Maersk Alabama, avvenuto nell’aprile 2009 per mano di quattro pirati somali, e la cattura in ostaggio del comandante Richard Phillips. Il fatto passò alla storia perché si trattò del primo dirottamento di una nave da carico statunitense in 200 anni di storia navale.

Captain Phillips (film).png

Il 28 marzo 2009, Richard Phillipscomandante della nave portacontainer Maersk Alabama, lascia sua moglie Andrea e i suoi due figli nel Vermont per prendere parte a una spedizione umanitaria al largo del Corno d’Africa per il Programma alimentare mondiale. Il 1º aprile la nave Maersk Alabama, con a bordo Phillips e venti membri dell’equipaggio, parte così dal porto di Salalah (Oman) alla volta di Mombasa (Kenya) per distribuire cibo e mezzi agricoli alla popolazione del terzo mondo.

Il 7 aprile, nell’oceano Indiano, durante un’esercitazione di routine anti-pirateria in mare aperto, Phillips nota sui radar due strani bersagli e, osservando con un binocolo, scopre due strane barche in avvicinamento verso la sua nave. Temendo un’azione di pirateria, Phillips ordina all’equipaggio di tornare ai posti di raduno e prepararsi all’emergenza. Dopodiché contatta la UK Maritime Trade Operation di Dubai per avvisare dell’emergenza e cerca di ingannare i pirati somali fingendo di contattare una nave da battaglia. Una delle barche fugge via dalla paura, ma l’ultima barca con a bordo i quattro pirati si avvicina sempre più alla nave, per poi rimanere in panne.

L’8 aprile, dopo aver riparato il motore, i 4 pirati Abduwali Muse, Adan Bilal, Nour Najee e Walid Elmi, armati di AK-47, si dirigono nuovamente verso la Maersk Alabama. A questo punto Phillips, dopo aver informato dell’emergenza l’US Maritime Emergency Line di Northwood (Londra), cerca di respingerli attivando degli idranti e sparando alcuni bengala verso i pirati. Nonostante ciò i pirati riescono ad agganciare la scala sulla murata della nave e Phillips ordina all’equipaggio di nascondersi nella sala macchine e aspettare i soccorsi.

I quattro pirati irrompono sul ponte di comando e prendono in ostaggio Phillips e i suoi colleghi. Phillips, tenuto sotto tiro da Muse, gli dice che la nave viene dall’America, trasporta solo cibo e che è in panne. Inoltre afferma che la cassaforte contiene una somma di circa 30 000 dollari. Muse gli spiega che vogliono sequestrare la nave con il compito di arricchirsi e soprannomina il comandante col nomignolo di “Irish” per via delle sue origini irlandesi.

Sotto la minaccia delle armi Phillips consegna ai pirati la sua ricetrasmittente e Muse gli ordina di perquisire la nave e la sala macchine. Appena arrivati, Bilal, visto che è scalzo, si taglia accidentalmente i piedi a causa del vetro sparso dall’equipaggio come trappola davanti all’ingresso della sala. Muse ordina poi al dolorante Bilal di portare con sé Phillips sul ponte di comando e, perquisendo da solo la sala macchine, viene aggredito dai membri dell’equipaggio, che lo feriscono alla mano con un coltello e lo catturano.

Dopo aver cercato di negoziare invano con i pirati, l’equipaggio è costretto però a rilasciare Muse e i pirati caricano Phillips a bordo di una lancia di salvataggio con l’intento di raggiungere la costa somala per ottenere il denaro. Nel frattempo, sul cacciatorpediniere USS Bainbridge il comandante Frank Castellano prende conoscenza dell’emergenza e ordina all’equipaggio di virare a est verso la lancia per monitorare la situazione.

Durante la notte, Muse cerca di contattare il suo capo Hufan con la sua radio e, uscito fuori dalla lancia, scopre che la Maersk Alabama non era in panne.

La mattina del 9 aprile, il comandante Castellano apprende dal viceammiraglio Michelle Howard che la Casa Bianca vuole optare una soluzione pacifica per salvare il comandante Phillips, prima che la lancia raggiunga la Somalia. Inoltre afferma che se Castellano non riuscirà a fermare i pirati la Marina degli Stati Uniti manderà una squadra di assaltatori del DEVGRU.

Giunta la sera Muse contatta nuovamente Hufan, il quale afferma che ha un guasto al motore della sua barca e ordina a Muse di proseguire senza di lui. Intanto a Virginia Beach un gruppo di assaltatori del DEVGRU si prepara a imbarcare su di un C-130 per fronteggiare l’emergenza.

Poco tempo dopo il Bainbridge arriva e Castellano ordina ai pirati di lasciare libero Phillips, ma Muse afferma che sono soltanto dei pescatori che vogliono 10 milioni di dollari. Nemo, un interprete della Marina, interviene e domanda se debbano portare cibo e acqua: Muse accetta ma niente inganni. Contemporaneamente un gruppo di soldati della Marina arriva alla Maersk Alabama e ordina all’equipaggio di dirigersi a Mombasa per motivi di sicurezza, dopo aver informato l’equipaggio che il comandante è in buone condizioni.

La mattina seguente del 10 aprile giungono verso la lancia due gommoni con a bordo Nemo, che ordina ai pirati di mostrare Phillips. I pirati acconsentono e mostrano il comandante, il quale afferma che è in ottime condizioni e che è seduto allo strapuntino numero 15 della lancia. Dopo aver rimandato dentro il comandante, Muse pretende i 10 milioni di dollari e, durante una colluttazione, Najee spara un colpo di pistola vicino alla testa di Philips. Castellano sente tutto e ordina a Muse di passare la ricetrasmittente a Phillips. L’ostaggio afferma che è ancora vivo e Castellano cerca di convincere Muse che la Marina ha intenzione di risolvere la situazione pacificamente prima che qualcuno si faccia male. Muse, nonostante le richieste da parte di Castellano e di Phillips, non vuole arrendersi e decide comunque di portare l’ostaggio vivo in Somalia.

Durante la notte un C-130 fa paracadutare uno squadrone di assaltatori del DEVGRU e nel frattempo Phillips, con la scusa di urinare, tenta di fuggire dalla lancia tuffandosi in mare, scatenando allarmismo tra l’equipaggio del Bainbridge. Sotto la minaccia delle armi, Phillips è costretto però a risalire a bordo della lancia e viene brutalmente picchiato da Najee, che viene però fermato da Muse.

Contemporaneamente un elicottero Black Hawk tiene sotto tiro la lancia e Castellano invita nuovamente i pirati ad arrendersi. Così Muse minaccia via radio la Marina di uccidere Phillips, ma interviene un comandante del DEVGRU, il quale dichiara che alcuni negoziatori hanno parlato con gli anziani della loro tribù per cercare un accordo per liberare l’ostaggio e dare ai pirati ciò che vogliono. Muse accetta e risparmia la vita a Phillips.

La notte dell’11 aprile, intanto, sulla portaelicotteri USS Boxer una squadra di cecchini del DEVGRU armati di fucili SR-25 vengono inviati sul Bainbridge e stabiliscono una posizione di tiro sul ponte di poppa del cacciatorpediniere, con il compito di reagire solo se la vita di Phillips è in pericolo. Poco tempo dopo un gommone arriva verso la lancia e un negoziatore ordina ai suoi uomini di agganciare un cavo da rimorchio sulla lancia. Fatto ciò il negoziatore fa indossare a Phillips una maglietta e Muse, dopo alcune riluttanze, sale a bordo del Bainbridge con la speranza di incontrare gli anziani.

Intanto sul ponte di poppa del Bainbridge vengono accesi dei fari per individuare ai cecchini le posizioni dei pirati, ma le onde create ad alta velocità investono la lancia, creando difficoltà nel tiro di precisione degli assaltatori.

Phillips, nel frattempo, indossa la maglia che gli ha dato il negoziatore, ma Najee minaccia di ucciderlo e gli ordina a Bilal di sparargli se si muove un’altra volta. Poi Philips prende per terra una penna e un foglio di carta e inizia a scrivere un messaggio per sua moglie, ma Najee lo aggredisce e tra i due nasce una lotta, facendo salire la tensione tra l’equipaggio del Bainbridge. Bilal colpisce Phillips con il calcio del suo AK-47 e lo immobilizza legandolo in un angolo con una corda. Phillips intima a Bilal di arrendersi e, bendato, inizia a gridare disperato alla sua famiglia.

Najee punta la pistola contro Phillips e il comandante del DEVGRU, temendo l’incolumità del comandante, ordina agli assaltatori di sparare. Tre tiratori scelti aprono il fuoco e i tre pirati a bordo muoiono crivellati sotto i loro colpi. Poco dopo altri due assaltatori SEAL si introducono nella lancia, traggono in salvo Phillips e lo fanno salire a bordo del Bainbridge, mentre Muse, che all’inizio voleva vedere gli anziani, alla fine viene arrestato e portato negli Stati Uniti con l’accusa di pirateria. Phillips viene infine condotto in infermeria per essere sottoposto a un esame medico dove, seppur disorientato e in stato di shock, ringrazia la squadra di soccorso per aver salvato la propria vita e sarà pronto a tornare sano e salvo dalla sua famiglia.

Nei titoli di coda appaiono alcune didascalie che descrivono il rientro in patria di Phillips avvenuto il 17 aprile e la condanna negli Stati Uniti a 33 anni di carcere di Muse, che sconta la sua pena nel carcere di Terre Haute. Phillips è tornato in mare il 25 luglio 2010, tre mesi dopo aver pubblicato la sua autobiografia Il dovere di un capitano.

Regia di Paul Greengrass

Con: Tom Hanks, Barkhad Abdi e Catherine Keener

Fonte: WIKIPEDIA