martedì, Aprile 16, 2024
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Passolanciano-Maielletta S.O.S: il decreto sostegno lo penalizzerebbe

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Passolanciano – Maielletta – Il decreto sostegno rischia di penalizzare il bacino sciistico di Passolanciano Maielletta.

Il grido d’allarme è lanciato dal Sindaco di Pretoro Diego Giangiulli preoccupato per le possibili conseguenze negative se gli operatori turistici della zona non otterranno i sostegni economici governativi. 

“La modalità di individuazione dei soggetti beneficiari delle misure di sostegno ai Comuni a vocazione montana appartenenti a comprensori sciistici previste dall’ articolo 2 del decreto sostegno, pubblicato in gazzetta ufficiale, rischiano di compromettere in modo irrimediabile la sopravvivenza dell’intero comprensorio di Passolanciano–Maielletta con gravissime ricadute occupazionali ed economiche sull’ intera filiera collegata” dice Diego Giangiulli.

“Il richiamo nel decreto sostegno alla catalogazione dei Comuni eseguita dall’ Istat in base alla densità turistica di fatto esclude le nostre attività dall’importante stanziamento di 700 milioni previsto per il 2021 in favore di uno dei settori più danneggiati e colpiti dalla crisi legata al Covid, a causa di una mera classificazione burocratica e letterale che si è abbattuta su alcuni comuni della zona”. 

“L’inserimento del comune di Pretoro nella categoria B Comuni a vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica, evidenzia una grave approssimazione nei criteri presi in considerazione: un Comune che si estende fino ad oltre 1.800 mt di altitudine, sede di un comprensorio sciistico con impianti di risalita, alberghi, ristoranti, scuole sci e vari esercenti commerciali, inserito all’interno del parco nazionale della Maiella avrebbe dovuto essere inserito più correttamente nella categoria H della citata classificazione Istat ‘Comuni a vocazione montana e con vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica’, consentendo agli operatori economici del comprensorio sciistico di accedere ai fondi del secreto sostegno” spiega il sindaco di Pretoro.

È intervenuto anche il Consigliere RegionaleMauro Febbo di Forza Italia,  ex Assessore al Turismo della Giunta Marsilio: “I comuni di Pretoro, Rapino, Roccamorice, Serramonacesca e Lettomanoppello ai sensi della vecchia legge erano dichiarati montani, pur avendo il centro storico al di sotto dei 600 mt, perché avevano comunque il resto del territorio montano con una rendita catastale inferiore al limite prefissato e quindi erano comunque definiti montani. L’Istat ha invece preso come riferimento solo l’altezza del centro storico per cui tutti i paesi che si affacciano sul mare, nel chietino e pescarese che hanno gli insediamenti abitativi in basso al di sotto dei 600mt e poi il resto del territorio in alto non sono più considerati montani” 

Infine, il Sindaco di Pretoro ha concluso con un appello e una speranza per il comprensorio sciistico Passolanciano-Maielletta: “Mi auguro che, in collaborazione con i colleghi sindaci, con le associazioni rappresentative del settore e con il fondamentale supporto del governo regionale, si possa istituire un tavolo di dialogo con i competenti ministeri al fine di porre rimedio in tempi rapidi a quella che sembra essere una profonda ingiustizia ed una discriminazione nei confronti di un intero territorio”.

Tratto da Discovery Abruzzo Magazine