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Anticipazioni per “Salomè” di Strauss del 19 agosto alle 21.15 su Rai 5: dal Festival di Salisburgo

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Anticipazioni per “Salomè” di Strauss del 19 agosto alle 21.15 su Rai 5: diretta da Franz Welser-Möst per la regia di Romeo Castellucci dal Festival di Salisburgo

FESTIVAL DI SALISBURGO » SalzburgerLand.com

Per la Grande Opera in TV in onda stasera giovedì 19 aprile alle 21.15 su Rai 5, l’opera “Salomè” di Richard Strauss,, tra i più recenti e celebrati spettacoli del Festival di Salisburgo.

Diretta da Franz Wel-ser-Möst alla testa dei Wiener Philharmoniker, l’opera ha segnato una delle ultime edizioni del più prestigioso Festival di musica e opera del mondo, che nel 2020 ha compiuto cent’anni.

“Salome” è andata in scena nel 2018 con la regia, le scene e i costumi dell’italiano Romeo Castellucci, e ha visto il personale trionfo della protagonista: Asmik Grigorian, arrivata a un livello di identificazione quasi fisica con il personaggio della con-turbante principessa giudaica. Accanto a lei, nel cast, anche John Daszak, Anna Maria Chiuri, Gábor Bretz e Julian Prégardien. La regia televisiva è curata da Henning Kasten.

Salomè (Salome) è un’opera in un atto e un balletto di Richard Strauss, su libretto dello stesso compositore, basato sulla traduzione in tedesco di Hedwig Lachmann dell’omonimo dramma in francese di Oscar Wilde.

Fu rappresentata il 9 dicembre 1905 alla Königliches Opernhaus di Dresda, diretta da Ernst von Schuch,e raccolse un successo clamoroso. Richard Strauss diresse la prima rappresentazione italiana al Teatro Regio di Torino il 22 dicembre 1906, con protagonista Gemma Bellincioni; inoltre si ricordano le eccellenti prestazioni del tenore Alessandro Virginio Dolci intorno al 1918 in Italia e all’estero.

A suggerire a Strauss di musicare la Salomè di Wilde fu il poeta Anton Lindner che ne curò anche una prima riduzione del testo. Strauss preferì però ricorrere alla traduzione tedesca della scrittrice Hedwig Lachmann. Il libretto musicato corrisponde quindi quasi integralmente all’originale di Wilde. La partitura, cominciata nel 1902 fu completata a Berlino il 20 giugno 1905.

Trama

La vicenda è ambientata nella reggia di Erode a Gerusalemme.

Scena prima. Mentre è in corso uno splendido banchetto, il paggio di Erodiade mette in guardia Narraboth dal lasciarsi ammaliare dal fascino lunare di Salomè. Intanto si ode la voce del profeta Jokanaan (Giovanni Battista), imprigionato in una cisterna, che annuncia l’arrivo del Messia.

Scena seconda. Salomè compare sulla terrazza e, incuriosita dalla profetica voce di Jokanaan, ordina alle guardie di infrangere gli ordini di Erode e di liberare l’uomo dalla cisterna.

Scena terza. Jokanaan, liberato dalla sua prigione, condanna fermamente i peccati di Erode e di Erodiade. Salomè lo osserva e il profeta, quando se ne accorge, scaccia la giovane, che è sempre più attratta da lui e che vorrebbe baciarlo. Narraboth, sentendosi tradito da Salomè, si pugnala. Jokanaan maledice la giovane e fa ritorno nella cisterna.

Scena quarta. Escono sulla terrazza Erode ed Erodiade. Erodiade è turbata dalla presenza del profeta e accusa il marito di esserne spaventato. Frattanto gli Ebrei e i Nazareni disquisiscono sull’identità del profeta, ritenuto da alcuni il Messia, da altri il profeta Elia. Erode, indifferente, chiede a Salomè di danzare per lui promettendo di darle qualsiasi cosa desideri. Dopo aver danzato la “Danza dei sette veli”, la giovane chiede di ricevere su un piatto d’argento la testa mozzata di Jokanaan. Erode tenta invano di dissuaderla e alla fine deve esaudire la richiesta della figliastra. Ricevuta la testa, Salomè ne bacia la bocca coperta di sangue. Erode, sdegnato, ordina ai soldati di ucciderla.