Anticipazioni per “Orchestra di Santa Cecilia” in concerto il 1° settembre alle 21.15 su Rai 5: Antonio Pappano dirige il concerto a Spoleto per la chiusura del Festival dei Due Mondi
Sono Sir Antonio Pappano e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia i protagonisti del concerto che ha chiuso la 64esima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto lo scorso 11 luglio, nella piazza del Duomo della città umbra: un appuntamento che Rai Cultura propone mercoledì 1° settembre alle 21.15 su Rai5.
Il programma guarda alla relazione tra Due Mondi – Oriente e Occidente – e alle reciproche ispirazioni e suggestioni musicali. Il fascino di paesaggi, usanze, sonorità e costumi associati ai paesi delle sponde del Mediterraneo trova traccia nell’esotismo della Sinfonia da L’Italiana in Algeri di Ros-sini, e nelle atmosfere da mille e una notte della suite sinfonica di Rimskij-Korsakov Sheherazade, ma anche nel più recente Concerto per violino “1001 Nights in the Harem” del compositore e pianista turco Fazil Say, eseguito per l’occasione da Friedemann Eichhorn, tra i suoi interpreti più raffinati. Orchestra di Santa Cecilia.
Sir Antonio Pappano, detto Tony (Epping, 30 dicembre 1959), è un direttore d’orchestra britannico con cittadinanza italiana.
Figlio di genitori italiani originari di Castelfranco in Miscano (un piccolo borgo dell’Appennino campano), emigrati a Londra come inservienti di un ristorante, Antonio Pappano si appassiona alla musica sin da ragazzo grazie all’aiuto del padre, un appassionato di musica operistica italiana che suonava per diletto il pianoforte. Trasmessa al figlio la passione (in particolare per Puccini), Antonio rivela buone doti di esecutore già a 12 anni, quando è in grado di accompagnare al pianoforte alcuni giovani studenti inglesi di canto. Nel 1973 si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti, dove prosegue privatamente gli studi di pianoforte sotto la guida di Norma Verrilli, quelli di composizione con Arnold Franchetto e infine quelli di direzione d’orchestra con Gustav Meier. Pur avendo studiato musica sin dall’età di sei anni, Antonio Pappano si è formato al di fuori delle istituzioni musicali e non ha conseguito alcun diploma, neppure in pianoforte, a dispetto della perfetta padronanza che ne ha. Comincia ad essere conosciuto nell’ambiente degli accompagnatori al pianoforte per i cantanti ed ottiene un incarico per lavorare come assistente di alcuni direttori ospiti all’Opera di Chicago. Nel 1981 inizia a collaborare con la New York City Opera. Negli stessi anni lavora anche altrove; alla San Diego Opera si autoassume persino il compito di suggeritore per la lingua italiana di Joan Sutherland in Adriana Lecouvreur.
Molto religioso e sensibile al problema della divulgazione della cultura musicale, Pappano è stato il direttore più giovane delle orchestre della Royal Opera House di Londra, dove ha diretto sia la Royal Opera nel 1990 con La bohème con Jerry Hadley che la Royal Ballet. Come pianista e direttore ha attirato l’attenzione di Daniel Barenboim, di cui diviene assistente al Festival di Bayreuth dove dal 1999 al 2001 dirige Lohengrin (opera). Ha lavorato a Barcellona e a Francoforte ed è stato assistente di Michael Gielen. Nel 1990 diviene direttore musicale della Den Norske Opera, dopo aver debuttato come direttore in Norvegia nel 1987. Nel 1992 Pappano diventa direttore musicale del teatro La Monnaie/De Munt di Bruxelles, in Belgio; incarico che mantiene fino al 2002. Nel frattempo, nel 1999, viene nominato anche direttore musicale della Royal Opera House (Covent Garden) di cui diviene effettivo dal settembre del 2002 quando inizia con Ariadne auf Naxos con Thomas Allen. È stato anche direttore ospite dell’Orchestra filarmonica d’Israele e ha diretto la English National Opera (ENO), la Metropolitan Opera (1997) nell’Eugene Onegin con Vladimir Černov e Neil Shicoff, la San Francisco Opera, la Lyric Opera di Chicago nel 1990 con Carmen (opera) con Neil Shicoff e nel 1991 L’elisir d’amore con Cecilia Gasdia, Alessandro Corbelli e Claudio Desderi e la Berlin Staatsoper.