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Anticipazioni per “La Gazza Ladra” di Rossini del 27 aprile alle 10 su Rai 5: dalla Scala di Milano

la gazza ladra

Anticipazioni per “La Gazza Ladra” di Rossini del 27 aprile alle 10 su Rai 5: diretto da Riccardo Chailly per la regia di Gabriele Salvatores dalla Scala di Milano

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Nell’ambito della storica collaborazione tra Rai e Scala – che in questo periodo, attraverso Rai Cultura, ha già portato su RaiPlay importanti spettacoli – arrivano in Tv sulla Rai le grandi opere scaligere. 
In onda oggi giovedì 16 aprile alle 10 su RAI 5, l’opera “La Gazza Ladra”di Gioacchino Rossini, diretto da Riccardo Chailly per la regia del Premio Oscar Gabriele Salvatores con scene e costumi di Gian Maurizio Fercioni.

Sul palco: Rosa Feola, Edgardo Rocha, Paolo Bordogna, Alex Esposito, Serena Malfi e Michele Pertusi. Regia tv di Patrizia Carmine.

La gazza ladra è un’opera di Gioachino Rossini su libretto di Giovanni Gherardini. Il soggetto dell’opera, appartenente al genere semiserio, fu tratto dal dramma La Pie voleuse ou La Servante de Palaiseau (1815) di Théodore Badouin d’Aubigny e Louis-Charles Caigniez.

La prima rappresentazione ebbe luogo a Milano, nell’ambito della stagione di primavera del Teatro alla Scala, il 31 maggio 1817. L’opera, un tempo famosissima, viene oggi rappresentata raramente, mentre è sempre rimasta in auge, nel repertorio sinfonico, la celeberrima ouverture. Quest’ultima è inserita anche nella colonna sonora di Arancia meccanica (A Clockwork Orange), film del 1971 diretto da Stanley Kubrick.

Secondo testimonianze dell’epoca la prima al Teatro alla Scala di Milano con le scene di Alessandro Sanquirico fu un grande successo.

Nel 1819 avviene la prima a Graz come Die diebische Elster, nel Teatro del Corso di Bologna e nel Teatro del Fondo di Napoli. Nel Regno Unito la première avviene il 10 marzo 1821 nel Her Majesty’s Theatre di Londra come The Thieving Magpie con Lucia Elizabeth Bartolozzi. Nel 1823 va in scena nel Teatro comunale di Ferrara. Il 10 gennaio 1828 avviene la première nel Theatre Royal di Edimburgo. Nel 1835 va in scena nel Teatro della Pergola di Firenze. Al Teatro La Fenice di Venezia la prima è stata il 9 aprile 1836 con Giuseppina Strepponi. Nel 1845 va in scena nel Teatro dei Rinnovati di Siena. Al Royal Opera HouseCovent Garden di Londra va in scena nel 1863.

L’enorme popolarità dell’opera che durerà fino agli ultimi anni dell’Ottocento è dimostrata tra l’altro dai numerosi libretti e adattamenti. Si ricorda una ripresa a Parigi nel 1867 con Adelina Patti nel ruolo di Ninetta, per la quale Rossini, negli ultimi anni di vita, scrisse alcune variazioni alle cavatine in cui era impegnata.

Dopo anni di oblio, fu ripresa nel 1941 a San MarinoRoma e Pesaro (rielaborata però da Riccardo Zandonai) e nel 1965 al Maggio Musicale Fiorentino, con scarso successo, a causa dell’inadeguato cast che annoverava il non stilisticamente ineccepibile Paolo Montarsolo oltre al bravo Cesare Valletti diretto da Bruno Bartoletti. La sua “effettiva” rinascita avvenne nel 1973, al Teatro dell’Opera di Roma, direttore Alberto Zedda con Carlo Cava e Lucia Valentini Terrani.

Fu l’opera che, nel 1980, inaugurò la primissima edizione del Rossini Opera Festival di Pesaro, diretta da Gianandrea Gavazzeni. Memorabile è l’edizione del 1989 sempre a Pesaro, protagonisti Katia Ricciarelli (Ninetta), William Matteuzzi (Giannetto), Samuel Ramey (Podestà), Ferruccio Furlanetto (Fernando), Bernadette Manca di Nissa (Pippo), diretti da Gianluigi Gelmetti.

L’opera è ambientata in un periodo non specificato (dopo la Rivoluzione francese e le Guerre napoleoniche), in un villaggio presso Parigi.