venerdì, Marzo 29, 2024
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Anticipazioni per il Grande Teatro di Peppino in TV del 30 settembre alle 15.35 su Rai 5: “L’ospite gradito”

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Anticipazioni per il Grande Teatro di Peppino De Filippo in TV del 30 settembre alle 15.35 su Rai 5: “L’ospite gradito”

Per l’omaggio al teatro di Peppino de Filippo, attore, comico e commediografo italiano, e celebre spalla di Totò, Rai Cultura propone la commedia “L’ospite gradito”, in onda oggi giovedì 30 settembre alle 15.35 su Rai5 per “Stardust Memories” che presenta, in versione restaurata, i grandi classici del teatro delle Teche Rai.

La commedia di oggi composta da tre atti comici viene proposta nella versione trasmessa dalla RAI nell’aprile 1962 con la regia di Romolo Siena e l’interpretazione di Peppini De Filippo, Dolores Palumbo e Gianni Agus.

La trama narra la vicenda di un notorio iettatore che, scansato da tutti, trova un appoggio in un vecchio amico d’infanzia che ha poi fatti fortuna diventando un imprenditore di successo.

L’amico imprenditore ritiene inaccettabili e vergognose le suprestizioni che affliggono l’esistenza dell’amico e per aiutarlo nella difficile situazione economica in cui si trova lo assume nella propria azienda.

Questa generosa decisione, sconsigliata da parenti e amici, si rivela disastrosa in quanto l’amico d’infazia porta davvero jella, al punto che lui stesso suggerisce all’imprenditore di metterlo alla porta.

Peppino De Filippo, a volte chiamato anche solo Peppino, all’anagrafe Giuseppe De Filippo (Napoli24 agosto 1903 – Roma26 gennaio 1980), è stato un commediografoattore e comico italiano. È stato uno dei più importanti e apprezzati attori comici italiani, sia in ruoli di protagonista che di coprotagonista. Grande popolarità ebbe la sua presenza accanto a Totò in molti film di successo degli anni cinquanta e sessanta.

«Fare piangere è meno difficile che far ridere. Per questo, teatralmente parlando, preferisco il genere farsesco. Io sono sicuro che il dramma della nostra vita di solito si nasconde nel convulso di una risata provocata da un’azione qualsiasi, che a noi è sembrata comica.»
(Peppino De Filippo[1][2])

Figlio naturale del commediografo Eduardo Scarpetta e di Luisa De Filippo, nonché fratello di Eduardo e Titina, nacque a Napoli nella casa di via Bausan n. 28/O, con attuale ingresso da via Vittoria Colonna n° 10/a. Casa dettagliatamente descritta, sulla scorta della memoria infantile, nel libro autobiografico Una famiglia difficile.[3] Nel 2014 una lapide commemorativa è stata posta in via Ascensione n. 8. Trascorse i primi anni d’infanzia a Caivano[4], e si esibì sui palcoscenici sin da bambino. Dopo esperienze con diverse compagnie teatrali, sempre in ruoli da ‘generico’, nel 1931 fonda con i fratelli la Compagnia Teatro Umoristico: i De Filippo. È un’esperienza di grande successo con tournée in tutta Italia, nuove commedie, critiche entusiaste e teatri sempre pieni. Tuttavia nel 1944, per dissidi con il fratello Eduardo (dovuti anche alla relazione che Peppino aveva iniziato con Lidia Maresca, che divenne poi la sua seconda moglie[5]), Peppino lasciò la compagnia. Questa separazione gli permise di trovare un suo stile come autore, distinguendosi da Eduardo per il tono delle sue commedie, più leggero.[6] Anche come attore avrà modo di mostrare la sua versatilità in interpretazioni come quella de Il guardiano di Harold Pinter, diretto da Edmo Fenoglio nel 1977 con Ugo Pagliai e Lino Capolicchio, e quella di Arpagone ne L’avaro di Molière. Sempre nel 1977 Peppino pubblica, per l’Editore Marotta, l’autobiografia Una famiglia difficile.