Anticipazioni per il Grande Teatro di Neri Marcorè in TV del 3 ottobre alle 15.45 su Rai 5: “Quello che non ho”

Neri Marcorè “rilegge” De André
Un grande affresco teatrale che, utilizzando la forma del teatro canzone, cerca di interrogarsi sulla nostra epoca, in precario equilibrio tra ansia del presente e speranza nel futuro.
È “Quello che non ho”, con Neri Marcorè e i musicisti Giua, Pietro Guarracino e Vieri Sturlini, per la regia di Giorgio Gallione, in onda domenica 3 ottobre alle 15.45 su Rai5.
Ispirazione principale di questo percorso sono le canzoni di De André, che delineano storie emblematiche, quasi parabole del presente, e raccontano (anche in forma satirica) nuove utopie, inciampi grotteschi e civile indignazione.
Le canzoni di Fabrizio De André (in particolare del concept album “Le nuvole”) si intrecciano con le visioni lucide e beffarde di Pier Paolo Pasolini, apocalittiche, visionarie profezie (contenute nel poema filmico “La rabbia”) che raccontano di una “nuova orrenda preistoria”, che sta minando politicamente ed eticamente la società contemporanea. Lo spettacolo è stato registrato al Teatro Comunale di Bolzano nel 2018, con la regia televisiva di Marco Odetto.
Neri Marcorè (Porto Sant’Elpidio, 31 luglio 1966) è un attore, doppiatore, conduttore televisivo, conduttore radiofonico e imitatore italiano.
Neri Marcorè si è fatto conoscere dal pubblico fin da giovanissimo, a 12 anni, partecipando a spettacoli itineranti e televisivi condotti e organizzati dal conduttore radiofonico e showman Giancarlo Guardabassi[1], tuttora proprietario della radio privata “Radio Aut Marche”, dove Marcorè è stato spesso ospite. Nel 1988 concorre a una puntata de La corrida, di Corrado, vincendola. Nell’estate del 1990, un mese dopo aver conseguito il diploma di interprete parlamentare in inglese e tedesco presso la Scuola superiore di lingue moderne per interpreti e traduttori “Carlo Bo” di Bologna[2], ha partecipato come concorrente al programma televisivo Stasera mi butto, superando due puntate a eliminazione e arrivando in finale, unico dilettante insieme a otto professionisti.