martedì, Aprile 23, 2024
Home > Anticipazioni TV > Il film consigliato stasera in TV: “Gods of Egypt” domenica 19 dicembre 2021

Il film consigliato stasera in TV: “Gods of Egypt” domenica 19 dicembre 2021

Gods of Egypt

Il film consigliato stasera in TV: “Gods of Egypt” domenica 19 dicembre 2021 alle 21:20 su Rai 4

Gods of Egypt.jpg

Gods of Egypt è un film del 2016 diretto da Alex Proyas ed interpretato da Gerard Butler, Nikolaj Coster-Waldau e Brenton Thwaites.

Migliaia di anni fa, nell’antico Egitto, dei e mortali convivevano assieme, con i primi che si differenziavano dai secondi per alcune peculiarità quali la longevità, l’altezza, l’avere oro al posto del sangue e la facoltà di trasformarsi in animali. Osiride, re d’Egitto, è pronto a lasciare il trono a suo figlio Horus: durante la cerimonia di incoronazione giunge Seth, fratello minore di Osiride e re del deserto, e apparentemente animato da intenzioni benevole dona al nipote un corno intagliato. Non appena egli lo suona, tuttavia, irrompe nella capitale l’esercito di Seth, che rivela così il suo reale obiettivo: impadronirsi del trono e proclamarsi re d’Egitto. Dopo avere pugnalato Osiride a morte riesce ad avere la meglio in un breve combattimento su Horus, cui strappa gli occhi, fonte del potere del dio, risparmiandolo tuttavia grazie all’intervento di Hathor, dea dell’amore e compagna di Horus, e costringendolo ad andare in esilio. Seth, assunto il potere, sottomette la popolazione e proclama che da quel momento in poi l’accesso all’aldilà per i defunti sarà possibile unicamente dietro pagamento in oro.

Un anno dopo Bek, un giovane ladro innamorato della bella Zaya, viene pregato da quest’ultima di restituire a Horus (al quale è molto devota) i suoi occhi, convinta che riacquistando la propria forza il dio potrà porre fine alla tirannia di Seth. Procuratosi grazie a Zaya, che serve come schiava di Urshu, architetto personale di Seth, la pianta del labirinto in cui è conservato uno degli occhi di Horus, il giovane riesce a superare i difficili ostacoli predisposti per fermare gli intrusi e a recuperare infine l’occhio. Tornato dall’amata per continuare la ricerca del secondo i due vengono scoperti da Urshu e costretti alla fuga, durante la quale tuttavia Zaya viene colpita a morte da una freccia scoccata proprio dall’architetto. Giunti al tempio in cui Horus si è ritirato Bek fa un patto con il dio: dopo avergli restituito l’occhio promette di condurlo al nascondiglio del secondo, di cui ha visto la mappa nell’archivio di Urshu, se in cambio il dio restituirà la vita a Zaya. Horus accetta e i due partono alla volta della piramide di Seth, in cui è custodito il secondo occhio.

Horus e Bek si recano prima da Ra, dio del sole e nonno del primo, chiedendogli consiglio e prendendo un’ampolla dell’acqua del creato, l’unica sostanza in grado di spegnere il fuoco di Seth, fonte del suo potere nascosta all’interno della piramide. Tornati sulla Terra i due riprendono il loro viaggio, ma vengono attaccati dai luogotenenti di Seth, che riescono a sconfiggere, accampandosi presso il più antico tempio di Osiride ormai arido e caduto in rovina. Qui sono sorpresi dalle spietate servitrici dello zio, Anat e Astarte, su cui riescono ad avere la meglio grazie al provvidenziale intervento di Hathor, fuggita dalla corte di Seth che nel frattempo si accinge ad avere ragione della resistenza degli ultimi dei che si oppongono al suo potere, guidati dalla moglie Nefti e ormai prossimi alla sconfitta. Consapevoli del fatto che per introdursi nella piramide e raggiungere il fuoco di Seth dovranno superare la Sfinge risolvendone l’enigma, si recano dal dio della saggezza Thot per chiederne l’aiuto, mentre Zaya, scortata dal dio Anubi, si avvicina sempre più alla fine del suo viaggio nell’aldilà.

Giunti alla piramide di Seth i quattro riescono a superare la Sfinge, ma prima che Bek possa versare l’acqua del creato nella bocca del fuoco Seth stesso interviene: dopo avere strappato a Thot il cervello rivela al giovane che Horus gli ha mentito, poiché nemmeno il re dell’Egitto ha il potere di distogliere Anubi dal suo compito, quindi distrugge l’ampolla con l’acqua e li abbandona all’interno della piramide che sta crollando. Riescono tuttavia a mettersi in salvo, ma Bek ha ormai perso fiducia in Horus per il tradimento. Hathor decide allora di intervenire, e sacrificandosi gli consegna il bracciale che la proteggeva impedendole di essere richiamata negli inferi, da cui Horus l’aveva liberata: in questo modo con l’aiuto di Anubi potrà portarlo a Zaya e donarglielo al fine di garantirle il passaggio nell’aldilà, riuscendo inoltre a rivederla un’ultima volta.

Seth, intanto, si forgia una nuova armatura usando le parti sottratte agli dei sconfitti (le ali di Nefti, il cuore di Osiride, il cervello di Thot e l’occhio di Horus) e si dirige da suo padre Ra, che gli propone di prendere il suo posto a protezione del creato nella quotidiana lotta contro la bestia del caos Apopi; Seth però rifiuta e lo attacca, forte dei suoi nuovi poteri, e dopo averlo trafitto gli sottrae la lancia. Fa dunque ritorno sulla Terra dove, dall’alto dell’obelisco che aveva fatto erigere in onore di Ra, richiama Apopi consentendole di distruggere il creato così da ottenere il controllo anche sul regno dei morti e quindi l’immortalità. Mentre Bek sta dando il suo addio all’amata l’aldilà comincia a collassare sotto l’azione di Apopi: Anubi interviene riuscendo a fermarla temporaneamente ed esorta il giovane ad agire in fretta insieme a Horus per fermare Seth.

I due obbligano Urshu ad aiutarli a raggiungere la cima dell’obelisco da lui costruito: mentre Horus compie l’ultimo tratto arrampicandosi per cogliere alle spalle lo zio, Bek ingaggia un combattimento con l’architetto, che alla fine precipita sconfitto dal carrello elevatore cui lui stesso aveva dato fuoco; riesce quindi ad arrivare sulla cima proprio nel momento in cui Seth si accinge a uccidere Horus, e con uno stratagemma recupera l’occhio incastonato nella sua armatura. Lanciandolo al dio tuttavia si sbilancia e comincia a scivolare verso il bordo dell’obelisco: Horus, dopo un attimo di esitazione, si getta in suo aiuto afferrandolo un attimo prima che cada, quindi, lasciatosi andare, riesce a trasformarsi nuovamente seppur privo di un occhio e a depositare a terra Bek, preparandosi ad affrontare per l’ultima volta Seth. I due ingaggiano un feroce scontro al termine del quale Horus riesce a strappargli le ali impiantate, facendolo precipitare nell’obelisco e dandogli infine il colpo di grazia con la lancia di Ra. Riporta l’arma al dio del sole, che rinvigorito scaccia Apopi, e recuperato anche il secondo occhio torna in mezzo al popolo festante da Bek, con cui fa appena in tempo a complimentarsi per il coraggio dimostrato prima che il giovane muoia per le ferite riportate nello scontro con Seth.

Bek e Zaya tornano in vita grazie all’intervento di Ra; Horus viene finalmente incoronato re dell’Egitto alla presenza del popolo e degli altri dei, tornati in vita per opera del dio del Sole, e capito finalmente il messaggio di misericordia lasciatogli da suo padre proclama che l’accesso all’aldilà non dovrà più essere pagato in oro come imposto da Seth, ma grazie alle buone azioni compiute in vita. Lasciato quindi temporaneamente il governo nelle mani di Bek, nominato nel frattempo suo primo consigliere, si reca nuovamente negli inferi per liberare la sua amata Hathor.

Regia di Alex Proyas

Con: Gerard Butler, Nikolaj Coster-Waldau e Brenton Thwaites

Fonte: WIKIPEDIA