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Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Edoardo Giraud del 2 marzo alle 15.45 su Rai 5: “I Duu Ors” a cura di Belisario Randone

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Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Edoardo Giraud del 2 marzo alle 15.45 su Rai 5: “I Duu Ors” a cura di Belisario Randone

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Per il Grande Teatro in TV di Edoardo Giraud Rai Cultura propone le “Farse Milanesi” in onda su Rai 5 mercoledì 2 marzo alle 15.45 nella versione a cura di Belisario Randone trasmessa dalla Rai nell’agosto 1974.

Il brano teatrale messo in onda è “I Duu Ors” scritto da Giraud e trasmesso nella versione realizzata con la regia di Fulvio Tolusso e l’interpretazione di Piero Mazzarella e Carlo Morandi.

Edoardo Giraud (Milano31 luglio 1839 – Lugano28 novembre 1912) è stato un attore e commediografo italiano.

Figlio di un commerciante che avrebbe gradito le scuole migliori per Edoardo, non riuscendovi perché il ragazzo si fece espellere dal Politecnico federale di Zurigo a causa della sua passione per il teatro, cominciando dall’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Inoltre fu un garibaldino e partecipò alle guerre d’indipendenza italiane.[1]

Il suo primo ruolo lo ebbe nella compagnia Stacchini e il suo debutto avvenne a La Spezia nel ruolo di secondo brillante e generico giovane. Nei due anni successivi lavorò nel genere dell’operetta.[1]

Quando nel 1871 Cletto Arrighi fondò il teatro Milanese, Giroud entrò a far parte della compagnia, anche se ben presto alcuni contrasti con il suo principale, lo convinsero a fondare una sua compagnia, che divenne la Ferravilla-Ivon-Giroud, che ottenne venti anni di successi durante le tournées italiane. Giroud si mise in evidenza soprattutto per le sue caratterizzazioni comiche, per la presenza scenica e gli adattamenti.[1]

Giroud fu scrittore e commediografo di una cinquantina di opere, tra adattamenti, traduzioni e originali.[1]

Tra le sue opere si possono menzionare La mamma la dorma, dramma borghese intriso di morale; Moschin, Vairon e comp., commedia borghese incentrata sul lavoro; ritratto d’ambiente è anche El portinar, commedia in cui descrive sia l’aristocrazia sia il popolo.[1]

Più caratteristico è Luis Beretta, scene in un atto, il cui protagonista è il Croatt, che si esprime con un pittoresco linguaggio a metà strada fra il tedesco e il milanese. Da segnalare anche On teater meccanich, tipica opera di fine Ottocento; I saltador, un vaudeville del 1879 in cui Meneghino si esprime talvolta in italiano.[1]

Quando la compagnia Ferravilla-Ivon-Giraud si sciolse nel 1898, Giraud continuò a lavorare assieme al Ferravilla, anche se partecipò ad altre produzioni teatrali oltre ad apparire in numerosi film fra cui I minatori e I promessi sposi.[1]

Fece parlare di se anche per atti come l’entrare in una gabbia di leoni o insegnare recitazione ai malati di mente della Sinagra dal 1872 al 1874.[1]

Giraud morì il 28 novembre 1912 a causa di un malore nel suo camerino del teatro Apollo di Lugano dove avrebbe dovuto recitare.[1]