Anticipazioni per “Dritto e Rovescio” del 24 marzo alle 21.25 su Rete 4: le vie diplomatiche per porre fine ai combattimenti in Ucraina
L’analisi delle strategie militari e delle possibili vie diplomatiche per porre fine ai combattimenti tra Ucraina e Russia, con testimonianze e collegamenti dal fronte, saranno al centro del nuovo appuntamento con “Dritto e Rovescio”, il talk show condotto da Paolo Del Debbio.
Ampio spazio sarà dedicato a un approfondimento sulla decisione dell’Unione Europea e degli Stati Uniti di fornire armi all’Ucraina: era una scelta inevitabile per mettere il Paese aggredito in condizione di difendersi o potrebbe divenire un’operazione che causa il prolungamento della guerra?
Nel corso della serata, un’analisi sulle figure e sulle strategie comunicative dei due presidenti coinvolti, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin, e un focus sui rischi concreti che correrebbe il nostro Paese in caso di un allargamento del conflitto. Infine, una pagina sarà dedicata a un dibattito sulle ragioni ideologiche che si celano dietro questa guerra: si tratta di una lotta dell’Oriente contro l’Occidente e contro i suoi valori di democrazia e libertà?
Tra gli ospiti che accompagneranno Paolo Del Debbio nel corso della puntata: Anna Maria Bernini, Giorgio Cremaschi, Pino Cabras, Daniela Santanchè e Monica Cirinnà.
Dritto e rovescio è un programma televisivo italiano di genere talk show, politico e rotocalco, in onda su Rete 4 dal 7 marzo 2019 con la conduzione di Paolo Del Debbio, il giovedì in prima serata[1].
Il programma è giunto alla quarta edizione e va in diretta dallo studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese.
Paolo Del Debbio (Lucca, 2 febbraio 1958) è un saggista, giornalista, conduttore televisivo, autore televisivo, professore a contratto ed ex politico italiano.
È stato tra i promotori della fondazione[2] di Forza Italia nel 1994, di cui è stato direttore dell’Ufficio Studi nazionale.[2] In occasione delle elezioni regionali in Toscana del 1995, è stato candidato dalla coalizione del Polo per le Libertà per la presidenza della regione, risultando sconfitto. In seguito è stato assessore per le periferie e la sicurezza nella giunta comunale milanese guidata da Gabriele Albertini dal 1998 al 2001.