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Anticipazioni per il Grande Teatro di Pinter in TV del 3 giugno alle 15.45 su Rai 5: “Il guardiano”

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Anticipazioni per il Grande Teatro in TV del 3 giugno alle 15.45 su Rai 5: “Il guardiano” di Harold Pinter

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Per il Grande Teatro in TV oggi pomeriggio venerdì 3 giugno alle 15.45 va in onda su Rai 5 la commedia “Il guardiano” scritta da Harold Pinter.

L’opera teatrale è proposta nell’edizione televisiva trasmessa nel gennaio 1977 con la regia di Edmo Fenoglio e l’interpretazione di Lino Capolicchio, Ugo Pagliai e Peppino De Filippo.

Commedia di Harold Pinter in cui un senzatetto viene assunto dal giovane Aston per fare il guardiano. All’arrivo di Mick, fratello di Aston, gli equilibri si capovolgono e inizia una vera e propria lotta per la sopraffazione reciproca.

A un mese dalla scomparsa, Rai Cultura ricorda Lino Capolicchio con “Il Guardiano” di Harold Pinter, con la regia e l’adattamento di Edmo Fenoglio, in onda venerdì 3 giugno alle 15.50 su Rai 5. Tra gli interpreti, oltre a Capolicchio, Peppino De Filippo e Ugo Pagliai.

Scritto nel 1959 e andato in scena nel 1960, “II guardiano” segna il primo vero successo di Pinter che con questo testo riesce a toccare nel vivo la società inglese dell’epoca. La pièce si svolge, come in altri testi del Premio Nobel per la letteratura 2005, in una “stanza”, ma lo spazio ingombro dei più svariati oggetti non suggerisce altro che un mondo senza più ordine e armonia. In questo ambiente inquietante e minaccioso arrivano un giovanotto, Aston, e un barbone, Davies, che viene assunto da Aston per fare il guardiano. Quando irrompe in scena Mick, il fratello di Aston, gridando “A che gioco giochiamo!” la partita a tre si svolgerà secondo regole brutali e non conoscerà limiti di campo. 

Il guardiano, tradotto anche come Il custode (The Caretaker) è un’opera teatrale del drammaturgo britannico Harold Pinter, portata al debutto a Londra nel 1960. La pièce, la sesta di Pinter, fu il primo successo di critica e pubblico dell’autore, che vinse il Premio Nobel per la letteratura nel 2005.[1]

Aston, un trentenne fragile che in gioventù subì l’elettroshock, vive con il fratello minore Mick, un giovanotto ambizioso che ha poca pazienza con il fratello problematico. Un giorno Aston, la cui ingenuità lo rende incline ad essere imbrogliato, invita a casa sua Davies, un anziano barbone in cerca di rifugio dopo una rissa da cui Aston l’ha salvato. Appena arrivato a casa dei fratelli, Davies comincia a lamentarsi della confusione dell’appartamento, ma accetta comunque di trascorrerci la notte prima di dirigersi a Londra l’indomani. Il giorno dopo però Aston propone a Davies di restare più a lungo e lo lascia solo mentre va a sbrigare delle commissione. Mick ritorna a casa proprio mentre Davies cerca tra gli averi di Aston e, non conoscendo l’uomo, lo scambia per un ladro. Davies spiega la situazione al padrone di casa e Aston, appena tornato, conferma tutto. Mick, più intelligente del fratello, capisce che Davies porterà problemi e ne trova conferma quando, passati alcuni giorni, Davies non accenna ad andarsene.

I tre si accorgono di avere qualcosa in comune: tutti loro sono dei falliti, incapaci di realizzare le proprie ambizioni, siano esse il giardinaggio (Aston), andare a Londra (Davies) o arricchirsi (Mick). Dato che Aston si è affezionato a Davies, Mick gli trova un lavoro come custode dell’appartamento; il vagabondo inizialmente rifiuta, dato che teme che qualcuno venga a cercarlo, ma poi cambia idea e accetta. Mick gli richiede delle referenze, ma Davies comincia comunque a lavorare anche se non è ancora andato a Londra a procurarsi le carte necessarie. Davies però rivela presto la sua cattiva natura e comincia a deridere Aston per la sua sciatteria e pigrizia, deridendolo velatamente per il suo disturbo mentale. Mick intima a Davies di smetterla, mentre Aston sogna di vendicarsi sui dottori che gli hanno fatto del male, pur continuando a posticipare la sua vendetta al momento (sempre posticipato) in cui finirà di costruire il capanno in giardino.

Quando i litigi domestici si fanno sempre più frequenti, Aston ordina a Davies di andarsene, sentendosi ferito dall’ingratitudine dell’uomo che lui aveva soccorso ormai parecchie notti prima. Davies ignora l’ordine di Aston credendo che Mick sarà dalla sua parte, ma anche il più giovane dei fratelli gli intima di andarsene e Davies, riluttante, lascia la casa e si ritira nel giardino, da cui continua a guardare dentro l’appartamento. Rimasti soli, i due fratelli si sorridono con aria complice, lasciando intravedere la possibilità di un rapporto più stretto tra loro dopo l’esperienza comune.