martedì, Maggio 28, 2024
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Draghi si dimette: no ai ricatti delle forze politiche

draghi

Tanto tuonò che piovve: negli ultimi minuti il Premier Draghi ha annunciato al Consiglio dei Ministri le sue dimissioni che verranno ritualmente comunicate stasera al Quirinale in un secondo incontro della giornata con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

No ai ricatti dai 5 stelle e da altri partiti della maggioranza recalcitranti alla solidarietà con la linea comune dettata Palazzo Chigi: il timone della crisi voluta dai pentastellati torna nelle mani del Presidente della Repubblica Mattarella

Queste le parole del Premier al Consiglio dei Ministri: “Rassegnerò le dimissioni questa sera, venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione dell’esecutivo. Non ci sono più le condizioni per andare avanti, ringrazio i ministri, tanti i risultati conseguiti insieme”

E poi, rincarando la dose: Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento lo sforzo di recepire le istanze speicifiche provenienti dalle forze politiche non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani. Grazie”.

Draghi nel pomeriggio al Quirinale da Mattarella

E’ durato poco meno di un’ora il faccia a faccia tra il premier Draghi e il presidente della Repubblica, Mattarella Da quanto si apprende Draghi non si sarebbe dimesso, riflette sulla situazione politica che si è venuta a creare. Il premier aveva lasciato Palazzo Chigi mentre al Senato erano in corso le votazioni sul Dl Aiuti. Rinviato alle 18.15 il Consiglio dei Ministri previsto inizialmente alle 15.30. Draghi dovrebbe informare i membri del Governo del suo colloquio con Mattarella.

Renzi suona l’allarme: il 21 giugno Conte cercherà di sfiduciare Draghi in Parlamento ma fallirà ancora

Ieri sera il leader di italia Viva Matteo Renzi ospite di Massimo Giletti su La 7 alla trasmissione “Non è l’arena” dopo aver presentato il suo attesissimo libro “Il Mostro” in testa a tutte le classifiche per il gran numero di lettori che si sono interessati ai vari attacchi politici e giudiziari abbattutisi negli ultimi anni sul sentaore fiorentino, ha incendiato il dibattito politico internoa lla maggioranza, denunciando il prossimo tentativo di sfiduciare il premier Draghi in Parlamento in occasione del dibattito sulla guerra in Ucraina e sulla scelta italiana di difendere Kiev nella guerra di aggressione scatenata dalla Russia di Putim.

L’imboscata contro Mario Draghi sarebbe stata messa a punto dall’ex premier pentastellato Giuseppe Conte che ultimamente ha progressivamente aumentato il suo malcontento per la linea fortemente atlantista voluta da Draghi, che difenderà le proprie scelte – appoggiate peraltro da un voto plebiscitario della stragrande maggioranza dei parlamentari – di appoggio all’invio di armi a Kiev.

Secondo Matteo Renzi il prossimo scontro in Parlamento sarà molto aspro, ma ancora una volta Mario Draghi supererà l’agguato rinforzando la propria posizione a Palazzo Chigi nonostante gli attacchi di Conte.

A vuoto l’ennesimo affondo ultra pacifista di Conte, Draghi lo spiazza e lavora per la trattativa fra Biden e Putin

In attesa dell’intervento di Mario Draghi in Parlamento del prossimo 19 maggio va a vuoto l’ennesimo affondo anti-Premier lanciato da Giuseppe Conte schierato su posizioni ultra pacifiste.

Basta armi all’Ucraina o il governo è a rischio, ha tuonato il leader pentastellato – dimentico dell’avallo già concesso dall’intera maggioranza alle forniture militari a Kiev fino alla fine di dicembre – nel tentativo di mettere nell’angolo Mario Draghi dipinto in forma caricaturale come succube delle posizioni americane.

Ma proprio a Whasington il primo ministro nel recente incontro con il presidente americano ha spiazzato Conte, spingendo Biden a cercare la trattativa con il presidente Russo che ha assurdamente aggredito l’Ucraina a fine febbraio scatenando una guerra costellata da autentici crimini contro i civili.

Infatti il premier Mario Draghi, in apertura del Cdm, ha ribadito l’obiettivo della pace da raggiungere incalzando tutti i protagonisti a perseguire trattative serrate, sostenute dall’Unione Europea attraverso l’appoggio a Kiev contro una aggressione ingiusta da parte della Russia di Putin che non è però riuscita a raggingere la vittoria lampo voluta dall’inquilino del Cremlino intenzionato a celebrare un fantomatico trionfo in tempo per le celebrazioni dello scorso 9 di maggio, trascorse invano.

Secondo Draghi occorre che tutti gli attori, ma in particolare gli Stati Uniti e la Russia, si siedano attorno a un tavolo in cui l’Ucraina sia il protagonista principale in quanto vittima di una aggressine ingiustificabile, come hanno riferito i presenti alla riunione.

Per raggiungere la pace in questo contesto Biden deve chiamare Putin, occorre riavviare i contatti, devono essere intensificati a tutti i livelli con la capacità di non dimenticare, perché impossibile, ma di guardare al futuro.

Giuseppe Conte, ovvero l’equilibrismo nella politica italiana

“Questi sono i primi giorni senza stato di emergenza in Italia dopo oltre 2 anni. Ricordo la sofferenza e la preoccupazione che hanno accompagnato le prime firme apposte a provvedimenti che non avrei mai immaginato di dover prendere. Sono stati assunti non certo a cuor leggero, nella consapevolezza che l’obiettivo principale fosse proteggere il più possibile i cittadini da una catastrofe senza precedenti.La battaglia contro il Covid non è finita: la soglia di attenzione deve rimanere alta, anche se i sacrifici sinora fatti iniziano a restituirci un po’ di serenità e ci riportano a riassaporare le nostre abitudini di sempre. Guai però a dimenticare quello che la fase acuta di questa emergenza sanitaria ci ha insegnato. Una cosa su tutte: quelle su sanità e ricerca non sono “spese”, ma investimenti sulle nostre vite e sul futuro del Paese.

La pandemia ha mostrato le debolezze del nostro sistema sanitario, la necessità di aumenti massicci – questi sì – nelle risorse da impiegare per ospedali, strutture sanitarie e medicina territoriale. Non possiamo ancora chiedere a medici, infermieri e personale sanitario di essere eroi, non possiamo lasciarli con le armi spuntate in trincea. Credo che l’unica “corsa al riarmo” da fare sia quella per potenziare il nostro sistema sanitario .

La stagione del Covid ci lascia in eredità oltre 1 milione di operazioni rinviate. Dietro i numeri ci sono pazienti, persone, famiglie in sofferenza. Queste sono le priorità del Paese, è per questo che dobbiamo lavorare ora senza risparmio”. Così l’ex premier e attuale leader del MoVimento Cinque Stelle Giuseppe Conte in una nota pubblicata su Facebook.

Lo scontro sulle spese militari che ha spaccato la maggioranza e agitato il Pd «è solo l’inizio», avvertono, come riportato da La Stampa, dai piani alti del Movimento. “Risalire nei sondaggi è ormai un obbligo categorico, per non scendere sotto la soglia psicologica del 10% e prepararsi all’urto della sconfitta alle Amministrative di primavera. Giuseppe Conte manterrà quindi l’atteggiamento mostrato negli ultimi giorni, fatto di toni aspri e di critiche al governo, con un obiettivo principale già fissato: il Documento di economia e finanza”.

“L’Italia lascerebbe sbigottito il mondo intero – aveva scritto il Segretario Pd Enrico letta il 30 marzo su Facebook – se si aprisse ora una #CrisidiGoverno. Sarebbe una crisi dannosa per noi, per tutti noi. E sarebbe tremendamente negativa per il processo di #pace e per chi soffre per via della guerra. Noi lavoriamo con impegno per evitarla”.

Giuseppe Conte ha tentato l’affondo contro il premier andando però a vuoto. “I tuoi governi hanno aumentato le spese militari – ha tagliato corto Draghi – , rispetteremo gli impegni Nato”. Dopo gli attacchi a Salvini e Di Maio (che lo avevano voluto come premier nel governo gialloverde) e gli scontri con il “padre” del MoVimento Beppe Grillo, è tornato alla carica per poi essere costretto a ripiegare con un equilibrismo palesemente di facciata. Sembra chiaro come Conte sia di nuovo in campagna elettorale. E dopo la girandola di colori che hanno contrassegnato la sua “ascesa politica”, l’attuale leader del M5S non manca mai di stupire per la versatilità delle sue posizioni politiche.

Renzi contro Conte: “Nessun sospetto, solo certezze. Pronto a confronto”

Una regia politica dietro l’incontro a Roma fra i vertici degli 007 americani e quelli italiani. È l’ipotesi che Repubblica rilancia e che riapre il confronto fra Matteo Renzi e Giuseppe Conte. Il primo è stato indicato come l’autore del ‘Russiagate’, ovvero del tentativo d’influenzare le elezioni americane del 2016 a vantaggio di Hillary Clinton, allora avversaria di Donald Trump.

Al secondo viene attribuita, invece, la regia dell’incontro a Roma fra il direttore del dipartimento per le informazioni sulla sicurezza Gennaro Vecchione e il segretario per la giustizia americano Bill Barr. Nell’articolo, oltre al già noto incontro fra i vertici delle intelligence, viene riportata una cena a cui avrebbero preso parte anche Vecchione e Barr, seguita da una serie di interrogativi sul ruolo dell’allora premier, Giuseppe Conte.

Oggi la Repubblica spiega perché ci sono dei buchi neri nella ricostruzione di Conte sulla strana vicenda dell’agosto-settembre 2019, quando gli esponenti dell’amministrazione americana vennero in Italia alla ricerca di un presunto complotto da me ordito contro il presidente Trump”, scrive Renzi nella sua Enews: “Considero una follia questa ipotesi e ancora più folle mi pare chi gli ha dato credito. Ho chiesto chiarezza all’intelligence italiana. E non lo faccio per me, ma per il decoro delle istituzioni italiane”, aggiunge.

Al leader fanno eco i parlamentari a lui più vicini per chiedere che anche il M5s e l’alleato Pd si pronuncino sull’articolo di Repubblica. “Sul Russiagate l’ex premier Conte avrebbe mentito più volte, anche davanti al Copasir”, scrive su Facebook il deputato di Italia Viva Luciano Nobili.

Conte, scrive Nobili, “avrebbe usato i servizi segreti a scopi personali e politici: mantenere a ogni costo la poltrona. Avrebbe barattato il sostegno di Trump al suo governo con la rivelazione di segreti dalla nostra intelligence.

E come se non bastasse messo i nostri servizi, strutture istituzionali delicatissime, a disposizione di un altro Paese per attività ostili contro Matteo Renzi. “Se le notizie di stampa venissero confermate lo scenario sarebbe inquietante e svelerebbe un uso spregiudicato dei servizi segreti da parte dell’ex premier Giuseppe Conte per fini esclusivamente personali ai danni di Matteo Renzi e d’Italia Viva”, dichiara Silvia Fregolent, dell’ufficio di Presidenza del Gruppo Iv alla Camera.

Accuse alle quali il Movimento 5 Stelle ribatte con i componenti del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica Federica Dieni, Maurizio Cattoi e Francesco Castiello: “In merito alle notizie di stampa pubblicate oggi, specifichiamo che il presidente Giuseppe Conte ha sempre fornito piena disponibilità a riferire al Comitato con la massima trasparenza”.

Non solo: i parlamentari M5s rilanciano chiedendo che, “al fine di fare chiarezza sulla vicenda” vengano “quanto prima” audite dal Copasir “tutte le parti chiamate in causa, a partire dal senatore Matteo Renzi, la cui audizione era gia’ stata deliberata tempo addietro e rimasta in attesa di calendarizzazione”. (AGI)

“Cinque minuti di orologio – scrive il leader di Italia Viva su Facebook – per spiegare a Giuseppe Conte che su di lui non ho sospetti ma solo certezze. E quando vuole sono pronto a un confronto tv all’americana, se ha il coraggio di farlo”. E pubblica un breve video, disponibile al seguente link:

https://www.facebook.com/matteorenziufficiale/videos/351510016997292

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