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Anticipazioni per “Musica da camera con vista” del 14 dicembre alle 17.10 su Rai 5: da Mendelssohn a Borodin

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Anticipazioni per “Musica da camera con vista” del 14 dicembre alle 17.10 su Rai 5: da Mendelssohn a Borodin

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Quartetti d’archi ancora protagonisti a “Musica da camera con vista”, la serie in cui il musicologo Giovanni Bietti presenta celebri pagine del repertorio cameristico in luoghi in cui le note incontrano la bellezza. Mercoledì 14 dicembre alle 17.10 su Rai 5, il Quartetto Noûs interpreta musiche di Mendelssohn, nell’Ospitale di Rubiera.

A seguire – il Quartetto Bresler interpreta Janácek e Borodin, nella Rocca dei Boiardo di Scandiano. La regia tv è di Antonio Marzotto.

Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy (Amburgo3 febbraio 1809 – Lipsia4 novembre 1847) è stato un compositoredirettore d’orchestrapianista e organista tedesco del periodo romantico.

Nipote del filosofo Moses Mendelssohn (che proveniva da una poverissima famiglia ebraica), Felix nacque in una condizione familiare di primo piano, poiché il padre Abraham, banchiere berlinese figlio di Moses, aveva creato e consolidato un ragguardevole patrimonio finanziario. Felix fu cresciuto senza religione fino all’età di sette anni, quando venne battezzato come cristiano riformato. Già in giovanissima età venne riconosciuto come un prodigio musicale (a soli dodici anni cominciava a comporre le sue prime 13 sinfonie per orchestra d’archi), ma i suoi genitori si dimostrarono prudenti e intelligentemente non cercarono mai di capitalizzare il suo talento.

Inizialmente godette di un buon successo in Germania, dove ravvivò l’interesse per la musica di Johann Sebastian Bach, e nei suoi viaggi in Europa. Venne ben accolto particolarmente in Gran Bretagna come compositore, direttore e solista, e le sue dieci visite oltremanica – durante le quali molte delle sue opere più importanti furono eseguite in anteprima – costituirono una parte importante della sua carriera adulta. I suoi gusti musicali furono essenzialmente conservatori, distinguendosi da molti dei suoi contemporanei musicali più aperti ad innovazioni come Franz LisztRichard WagnerCharles-Valentin Alkan e Hector Berlioz. Il conservatorio di Lipsia (ora Università della musica e del teatro di Lipsia), da lui fondato, divenne un caposaldo di questa visione anti-radicale.

Mendelssohn scrisse sinfonieconcertioratoriouverturemusiche di scena, musica per pianoforte, musica per organo e musica da camera. Le sue opere più note sono l’ouverture e le musiche di scena per Sogno di una notte di mezza estate (la sola ouverture fu composta a 17 anni), la Sinfonia Riforma (catalogata come n. 5 ma composta come seconda), la Sinfonia Italiana, la Sinfonia Lobgesang (sinfonia-cantata per soli, coro, organo e orchestra), la Sinfonia Scozzese, gli oratori Paulus ed Elias, l’ouverture Le Ebridi, il Concerto per violino e orchestra e i due concerti per pianoforte e orchestra. Le Romanze senza parole sono le sue più celebri composizioni per solo pianoforte. Dopo un lungo periodo di relativa disistima a causa dei cambiamenti nei gusti musicali e dell’antisemitismo che si ebbero tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, la sua originalità creativa è oggi riconosciuta e rivalutata, ed è annoverato tra i compositori più rappresentativi del periodo romantico.

Aleksandr Porfir’evič Borodin (in russo: Алекса́ндр Порфи́рьевич Бороди́н?San Pietroburgo12 novembre 1833 – San Pietroburgo27 febbraio 1887) è stato un compositore e chimico russo.

Come medico e chimico di professione Borodin ha dato notevoli contributi in campo scientifico, in particolare nella chimica organica; tuttavia egli è molto più noto come compositore, anche se alla musica dedicava il tempo lasciatogli libero dalla professione. Ha lasciato sinfonie, quartetti d’archi e i suoi lavori più noti, l’opera Il principe Igor’ e gli schizzi sinfonici Nelle steppe dell’Asia centrale.

Leoš Janáčekascolta[?·info] (Hukvaldy3 luglio1854 – Ostrava12 agosto1928), è stato un compositoremusicologoteorico della musicalibrettista, studioso del folkloreeditoreorganista e pianistaceco. È ritenuto uno dei massimi compositori dell’inizio del XX secolo ed è noto in particolare per la sua Sinfonietta, la Messa Glagolitica e per i suoi lavori operistici.

«Sento la musica costantemente nel vuoto silenzio, mentre l’intelletto è fermo e tutte le corde emotive sono rilassate.»
(Leoš Janáček[1])

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