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Castelnuovo di Farfa, “Una vita ai margini, oltre la linea livida”

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Castelnuovo di Farfa, “Una vita ai margini, oltre la linea livida”. Brano da MURALES CASTELNUVESI-di Franco Leggeri. Disegni di Tatiana Concas. Inizio questa riflessione con una domanda: “Cancellare e riscrivere la storia di Castelnuovo a chi conviene e perché ?”Castelnuovo è oramai un Borgo che non ha più memoria delle proprie origini e dei propri figli. La memoria è fondamentale per la vita e per il futuro stesso delle Comunità. La memoria non può essere tramanda solo nelle lapidi e nei simboli ma anche , soprattutto, scrivendo e raccontando quei fatti storici e accadimenti locali ,anche se pur minimi rispetto a quelli nazionali, ma che sono per le piccole Comunità il fondamento su cui costruire un sereno avvenire e “L’ORGOGLIO” dell’Appartenenza; Quell’ORGOGLIO che noi Veri Castelnuovesi abbiamo nel SANGUE e che ci distingue dai “PATACCARI” , questi , infatti, invano lo cercano ma “NON” lo trovano e il perché è semplicissimo loro, i pataccari, NON SONO CASTELNUVESI .Oramai vedo Castelnuovo così “smarrito” e fermo nella nebbia dov’è stato trascinato da persone che cercano, ahimè, di riscrivere, con grande ignoranza dei fatti e degli accadimenti avvenuti , una “ storia bugiarda e infetta”, ma così apprezzata e gradita al “PADRONE ”.

Da Vero Castelnuovese ,anche se vivo oltre la linea livida, non posso più tacere e non scrivere del danno che quest’opera di demolizione della nostra MEMORIA sta provocando sulle giovani generazioni; Scrivere, si scrivere, affinché i giovani castelnuovesi non diventino facili prede e vittime di questi cantastorie così “appecoronati “ al “PADRONE”.Sulla storia di Castelnuovo, a mio avviso, circolano solo notizie frutto di lunghe meditazioni davanti a bicchieri di vino e, quindi, si scrivono racconti e storie partorite alla “luce bassa di cantina”. Notizie affidate al web che arrivano ai castelnuovesi in confezione così “codina” e rese “ammiccanti” con l’uso di un lessico da “chierichetto furbetto”. Notizie scritte da “pescivendoli” e contrabbandate sull’agorà di Castelnuovo per “fresche fregnacce di giornata”… Perché, secondo gli Ascari di regime, i Castelnuovesi sono di bocca buona…gran bevitori dell’ACQUATICO… e, come dice il “PADRONE” di :”Memoria Corta”. Non riesco a definire e classificare questo fenomeno della “cancel culture” che a noi,”Veri Castelnuovesi”, suscita indignazione e grida vendetta nei confronti dei “nostri” Antenati . Credo che sia stato l’inglese Lowental a studiare , tra gli altri, l’affermarsi del sentimento della “nostalgia del passato”. Ho cercato, tentato, di verificare se questa dimensione si potesse attivare anche per Castelnuovo. Ho analizzato questo sentimento(ma è un sentimento?) ora forte più che mai di quanto lo fosse negli anni passati. Credo che questa “nostalgia” sia dovuta, forse, alla mia età.

Molto spesso mi accade di voler celebrare una irrecuperabile stagione “d’oro” anche se lontana nel tempo, ma ancora viva nella mia memoria. Se avessi il talento di rivolgermi alla sociologia di Marx oppure anche a quella di Durkheim la potrei utilizzare per analizzare Castelnuovo del 2000 , un Castelnuovo così stordito e confuso dagli affabulatori e dai venditori del niente .E’ certo e dimostrato che la memoria è importante, ma molto diversa dal ricordo. Il ricordo rientra per lo più nella sfera del privato, la memoria è composta anche di ricordi e affetti, ma soprattutto è conoscenza . La memoria ci consente di ricordare i fatti del passato, ma sta a noi comprenderli , analizzarli e, poi, di trarne indicazioni , ed elementi per tracciare vie nuove al fine di avere un futuro di consapevolezza. La memoria è fondamentale per i giovani che vogliono analizzare e verificare ,in modo serio e autonomo, i fatti storici . La memoria deve, appunto, promuovere la conoscenza e non l’odio che distribuiscono , in quantità industriale, i sotto-panza del “PADRONE”.

Franco Leggeri- Brano da MURALES CASTELNUOVESI

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