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Anticipazioni per il Grande Teatro di Nino Taranto in TV del 5 gennaio alle 15.40 su Rai 5: “Bello di papà”

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Anticipazioni per il Grande Teatro di Nino Taranto in TV del 5 gennaio alle 15.40 su Rai 5: “Bello di papà – Nell’ambito dell’omaggio al grande Nino Taranto Rai Cultura propone la commedia “Bello di papà”, scritta da Giuseppe Marotta e Belisario Randone, e diretta da Mario Ferrero, in onda oggi giovedì 5 gennaio su Rai 5 alle 15.40.

Tra gli interpreti, Nino Taranto, Vittoria Crispo, Enzo Petito, Angela Pagano.
La commedia venne rappresentata la prima volta nel 1957 al Teatro Manzoni di Milano.

Al centro di “Bello di papà” c’è l’amore morboso di un padre, il conte Gondrano Gennaro Battiferro D’Aniello, vedovo, per il figlio Emanuele al quale ha dedicato tutta la sua vita. Il giorno in cui il giovane decide di partire con la ragazza che ama per reagire alla cieca gelosia paterna, il conte comincia a dare segni di squilibrio, circondandosi di bambini e di ragazzi per rivivere e ricreare intorno a sé le varie età del figlio.

Il conte riversa così il suo affetto nei confronti di giovani orfani, finché un giorno si presenta il vero nipote, figlio di Emanuele che, dopo tanti anni, ha deciso di riavvicinarsi al padre. Il conte non dovrà più fingere. 

Nino Taranto, nome completo Antonio Eduardo Taranto (Napoli28 agosto 1907 – Napoli23 febbraio 1986), è stato un attorecomico e cantante italiano.

Antonio Eduardo Taranto, detto “Nino”, nacque nel 1907, a Forcella, nel cuore di Napoli, figlio di un sarto, Raimondo (1880-1953), e di sua moglie, Maria Salomone (1890-1982). Esordì tredicenne al Teatro Centrale di Napoli, interpretando quelle che sarebbero diventate le sue specialità: la “canzone in giacca” drammatica e quella da “dicitore” in abito da sera, rivelando le straordinarie doti di caratterista che l’avrebbero reso, per oltre mezzo secolo, uno degli interpreti più amati dal pubblico italiano.

Nel 1927 entrò nella compagnia di sceneggiate CafieroFumo e nel 1928 si avvicinò con successo alla sceneggiatura; invitato in tournée negli Stati Uniti, ne tornò con “una pianola a nastro e mille dollari” impiegati per finanziare la sua prima compagnia di varietà, che durò solo quindici giorni e finì nel disastro totale.

Nel 1933 venne scoperto da Anna Fougez, che lo fece debuttare nella grande rivista, alla quale si sarebbe dedicato fino al secondo dopoguerra, accanto a Wanda Osiris e poi a Titina De Filippo, dando vita a straordinarie macchiette, tra le quali l’indimenticabile Ciccio Formaggio, ritagliato perfettamente su di lui dal duo Cioffi e Pisano: un ometto iellato, tradito e bistrattato dalla fidanzata, la quale per ennesimo gratuito dispetto gli sforbicia la tesa del cappello. Proprio quella paglietta tagliuzzata divenne uno dei simboli della sua comicità e ispirò alcuni fortunati spettacoli di rivista come Mazza, Pezza e Pizzo e Quagliarulo se ne va, oltre al popolare film Il barone Carlo Mazza di Guido Brignone (1948).

Foto interna ed esterna: https://www.facebook.com/raicinque/videos/bello-di-pap%C3%A0-1960-omaggio-a-nino-taranto/759009368361820/