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Anticipazioni per il Grande Teatro di Forzano in TV del 18 febbraio alle 16.25 su Rai 5: “I fiordalisi d’oro”

fiordalisi d'oro

Anticipazioni per il Grande Teatro di Giovacchino Forzano in TV del 18 febbraio alle 16.25 su Rai 5: “I fiordalisi d’oro” – Per il Grande Teatro di Giovacchino Forzano in TV in onda oggi sabato 18 febbraio alle 16.25 su Rai 5 il dramma storico scritto nel 1924 “I fiordalisi d’oro” proposto nella versione trasmessa dalla Rai nell’agosto 1958 con la regia di Guglielmo Morandi.

Interpretazione di Giancarlo Sbragia, Mila Vannucci ed Ubaldo Lay.

A Parigi nel 1793 nella casa del boia, si presenta una giovane donna in lacrime che desidera riavere indietro le vesti di suo marito, ucciso sul patibolo: questo fatto innesca una serie di incontri e tradimenti che si consumano sullo sfondo della rivoluzione francese.

Giovacchino Forzano (Borgo San Lorenzo19 novembre 1883[1] – Roma28 ottobre 1970) è stato un avvocatogiornalistadrammaturgoregista e librettista italiano.

Direttore de Il giornale apuano, periodico politico liberale, con sede a Carrara per i tipi di Sangunetti tra il 1907 e il 1913; collaborò anche con «La Nazione».

In gioventù studiò medicina, poi legge; si dedicò anche al canto e per un breve periodo si esibì come baritono nella provincia toscana. Successivamente iniziò a scrivere con crescente successo.

Fu autore di libretti d’opera, drammi storici, commedie di ambiente borghese, celebrazioni nazionalistiche e soggetti cinematografici.

Amico di Benito Mussolini, rilevò gli stabilimenti cinematografici della Tirrenia Film a Tirrenia fondando gli studi Pisorno, prima “città del cinema” in Italia.

È stato il padre del cineasta Andrea Forzano, che durante la seconda guerra mondiale diresse Ragazza che dorme (1940) e La casa senza tempo (1943). Nel dopoguerra Andrea Forzano fu regista, insieme a Joseph Losey, del film Imbarco a mezzanotte (1951). Giovacchino Forzano fu anche il nonno, per parte di madre, del giornalista Luca Giurato, del cantautore Flavio Giurato e del fotografo Blasco Giurato.

Era solito trascorrere lunghi periodi di vacanza sull’Appennino tosco-emiliano, a Lizzano Pistoiese, durante i quali, nel silenzio del borgo, traeva spunto per la realizzazione delle sue opere.

Fece parte della Massoneria[2].

Foto interna ed esterna: https://www.youtube.com/watch?v=-R4V-j-sL1g