lunedì, Aprile 29, 2024
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Mense ospedaliere, controlli dei Nas: chiuse 5 cucine

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Mense ospedaliere, controlli dei Nas: chiuse 5 cucine – Il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Napoli unitamente all’Asl Napoli 1 Centro ha effettuato una serie di ispezioni presso le mense attive all’interno delle strutture ospedaliere e sanitarie, per verificare le condizioni igieniche e strutturali nonché l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e la corrispondenza ai vincoli contrattuali delle ditte assegnatarie.

I controlli hanno interessato 50 punti di cottura e preparazione pasti ubicati all’interno di altrettante
strutture sanitarie, sia pubbliche che private: 29 di questi hanno evidenziato irregolarità con l’accertamento di 44 infrazioni penali e amministrative, per complessivi 42,000 euro di sanzioni
pecuniarie, contestate a causa di violazioni nella gestione degli alimenti, nella mancata rispondenza
in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto e dell’uso di ambienti privi di
adeguata pulizia e funzionalità.

Nel corso delle verifiche sono stati eseguiti anche numerosi tamponi di superficie e campioni per la
ricerca di agenti patogeni e contaminanti sulle aree di maggiore rischio, quali superfici di lavoro,
vassoi e acqua utilizzata per la preparazione dei pasti.
In articolare è stata disposta la sospensione dell’attività di 5 punti di manipolazione, preparazione
e somministrazione dei pasti operanti all’interno delle mense ospedaliere e delle strutture sanitarie,
a causa delle rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali, come la presenza diffusa di umidità, le
formazioni di muffe e l’infestazione di blatte rinvenute nei locali in cui avveniva la preparazione
cibo/lavaggio stoviglie, nel magazzino e nelle celle frigorifere. In un caso la verifica ha interessato
anche il vano di un veicolo utilizzato per trasporto alimenti all’interno del quale erano stati
temporaneamente stoccati 30 pasti completi destinati ai degenti risultati contaminati da sporco, muffa
e ruggine. Sono stati altresì sequestrati oltre 1.180 kg di alimenti riscontrati in assenza di tracciabilità e
custoditi in ambienti inadeguati. La maggioranza delle infrazioni ha riguardato aspetti sanzionatori amministrativi come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti, la mancata attuazione dell’autocontrollo e della tracciabilità, elementi fondamentali per prevenire possibili episodi di intossicazione, ancor più significativi nelle fasce sensibili dei malati degenti.

In totale è stato registrato, tra gli interventi più significativi, il “blocco sanitario” delle attività di
manipolazione degli alimenti e preparazione di piatti pronti, svolta all’interno di 5 case di cura private
della città partenopea e di un ospedale della provincia, poiché esercitate in ambienti rinvenuti in
pessime condizioni igienico sanitarie e strutturali. È stata inoltre sospesa l’attività di
somministrazione alimenti e bevande della mensa di una casa di cura accreditata poiché esercitata in
ambienti in pessime condizioni igienico sanitarie ed infestati da blatte.

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