4 giugno, giornata Internazionale per i bambini innocenti – La giornata del 4 giugno, proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Giornata Internazionale per i bambini innocenti, vittime di aggressioni, è stata decisa come data commemorativa durante una speciale sessione il giorno 19 agosto dell’anno 1982 in merito alla questione palestinese e al dramma vissuto dai bambini considerati a tutti gli effetti vittime non colpevoli del conflitto con Israele.
Riguardo a questa data e alla commemoraziine, un collegamento certo è da attribuire al “Decennio Internazionale della Pace e della non violenza per i bambini del mondo”, istituito dall’anno 2001 fino al 2010 dall’Assemblea Generale dell’ONU. Un decennio importante che ha visto anche l’intervento dell’UNESCO, incaricato dall’Assemblea Generale di promuovere in nome di una cultura di pace e di non violenza attività e iniziative di ogni genere. Al momento dell’istituzione del Decennio appena citato, molte sono state le motivazioni che hanno portato alla creazione di quest’ultimo, prime fra tutte il dolore e la sofferenza dei bambini causate dalla guerra e le varie forme di violenza subite dai piccoli innocenti. Tutto questo anche per ricordare il vero compito delle Nazioni Unite, ovvero quello di “salvare le future generazioni dal flagello della guerra”, come si evince dalla Carta dell’ONU dell’anno 1945, ispirandosi ai valori e ai comportamenti individuali e collettivi in difesa dei diritti umani e sociali, traguardi raggiungibili innanzitutto con l’educazione e l’istruzione. Dal documento di proclamazione del Decennio dell’Assemblea Generale, con Risoluzione 53/243 B, paras.9-16, quelle che seguono sono le azioni fondamentali e necessarie per il raggiungimento di una cultura di pace e non-violenza:
1) La priorità ad una educazione alla cultura di pace.
2) Uno sviluppo economico e sociale sostenibile.
3) Il rispetto dei diritti umani.
4) Assoluta uguaglianza fra uomini e donne.
5) Attiva partecipazione democratica.
6) Principi di conoscenza, tolleranza e di solidarietà.
7) Una comunicazione partecipativa e libero flusso di informazioni e di conoscenze;
8) Ottenere pace e sicurezza internazionali.
Ad oggi molti sono stati gli sforzi compiuti e i risultati ottenuti, ma come dichiarato dall’OMS nel mondo circa 3 bambini su 4 sono ancora vittime di violenza. Incalcolabile il dolore provato da questi bambini vittime ogni giorno di abusi di vario genere, da quello fisico a quello emotivo. Piccoli innocenti protagonisti loro malgrado di guerre che non hanno voluto, spesso isolati, privati di ogni cosa, abusati anche in ambito domestico e totalmente sprovvisti di figure professionali come insegnanti, operatori sanitari, ma anche di amici fidati e parenti. La violenza purtroppo ha un prezzo, ma ricordarci di loro non costa niente. Non dimentichiamolo.
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