martedì, Maggio 28, 2024
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Anticipazioni per “La sacre du printemps” del 30 giugno alle 21.15 su Rai 5: con l’Orchestra Rai diretta da Robert Trevino

le sacre

Anticipazioni per “La sacre du printemps” del 30 giugno alle 21.15 su Rai 5: con l’Orchestra Rai diretta da Robert Trevino – Dall’Auditorium Arturo Toscanini di Torino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta da Robert Trevino, esegue – nel concerto dell’aprile 2023 riproposto venerdì 30 giugno alle 21.15 su Rai 5 – “Le sacre du printemps” (La sagra della primavera), il balletto di Igor Stravinskij, che segnò per sempre il modo di sentire l’arte cambiando definitivamente la nozione del bello.

A seguire, un’altra pagina del grande compositore russo, “Symphony for Wind Instruments”, scritta nel 1920, un omaggio alla memoria di Claude Debussy, morto due anni prima.

Completa il programma il Concerto per viola e orchestra di Alfred Schnittke, di cui quest’anno ricorre il 25esimo anniversario dalla scomparsa.

Scritto nel 1985 e dedicato al violista russo Yuri Bashmet, il Concerto fu eseguito per la volta nel 1986 dallo stesso Bashmet con la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam diretta da Lucas Vis. Solista per il concerto dell’Orchestra Rai è il violista francese Antoine Tamestit, considerato uno dei più grandi violisti al mondo. Regia tv di Rossella De Bonis.

La sagra della primavera (titolo originale francese Le Sacre du printemps, in russo Весна священная) è un balletto con musica del compositore russo Igor’ Fëdorovič Stravinskij. L’opera fu scritta fra il 1911 e il 1913 per la compagnia dei Balletti russi di Sergej Djagilev; la coreografia originale fu di Vaclav Nižinskij, le scene e i costumi di Nikolaj Konstantinovič Roerich.

La prima rappresentazione, avvenuta a Parigi al Théâtre des Champs-Élysées il 29 maggio 1913, segnò un momento fondamentale non solo nella carriera del suo autore, ma anche per la storia del teatro musicale. L’innovazione straordinaria della musica, la coreografia e l’argomento stesso crearono un enorme scandalo e, nonostante le successive schermaglie fra ammiratori entusiasti e acerrimi denigratori, l’opera fu destinata a rimanere una pietra miliare nella letteratura musicale del XX secolo.[1]

«A Igor Stravinsky
…Ho sempre impresso nella memoria il ricordo di quando, a casa di Laloy, suonammo la vostra Sagra della Primavera… Mi ossessiona come un magnifico incubo e cerco, invano, di rievocare quell’impressione terrificante.»

(Claude Debussy[2])

Foto interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2023/04/Daniele-Gatti-lOrchestra-Rai-e-Mendelssohn-c0a3e963-241b-43c1-8910-3d772ae0d3cb-ssi.html