lunedì, Aprile 29, 2024
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L’8 Settembre visto dai militari. Parla l’Ammiraglio Birindelli

Birindelli

ROMA – L’Armistizio dell’8 Settembre 1943 é qualcosa di molto diverso da quello che si legge sui giornali o sui libri di storia scolastici, infarciti da letture ideologiche a posteriori dei fatti . 

Per capire bene questa vicenda storica, bisogna parlare con chi ha visto la guerra, ha fatto la guerra e conosce come sono fatti e ragionano i militari. 

Per comprendere come hanno reagito veramente i militari dopo l’Armistizio, alcuni anni fa ha rilasciato una intervista pubblicata anche su YouTube l’Ammiraglio Gino Birindelli (1911-2008)  già membro dei circa 300 incursori della regia marina X Mas, da distinguersi dai 30 mila uomini del reparto di terra denominato anch’esso X Mas che dopo l’8 settembre continuò a combattere a fianco dei Tedeschi agli ordini del Comandante Junio Valerio Borghese che aveva anche lui fatto parte fino a prima dell’Armistizio della X Mas della Regia Marina.

A tal proposito, come ha spiegato l’Ammiraglio Birindelli, dopo l’8 settembre,  quando l’esercito era rimasto senza ordini, per quanto riguarda la Marina Italiana, molti capitani andarono a chiedere consigli al decano degli ammiragli italiani, il punto di riferimento per tutti, l’Ammiraglio Paolo Thaon di  Revel che aveva guidato la Regia Marina Italiana nella Prima Guerra Mondiale e che era rimasto sempre la guida spirituale dei comandanti di marina italiani. 

L’ Ammiraglio Thaon di Revel, racconta Gino Birindelli “disse di agire secondo coscienza, perché solo così facendo si può agire bene. Quindi – ha continuato Birindelli – c’è stato chi ha agito secondo coscienza rispettando il giuramento al Re e chi ha agito secondo coscienza rispettando l’alleanza con i Tedeschi. Io – ha specificato Birindelli – non mi sento, come non si sentiva neanche Paolo Thaon di Revel, di condannare né l’uno né l’altro, perché non obbedire al giuramento al Re é una cosa, ma abbandonare l’alleato germanico che ti ha aiutato in ogni scenario di guerra quando ti sei trovato in difficoltà, guerra in cui tu tra l’altro sei voluto entrare, é veramente una cosa deprecabile. Sono sicuro perciò – ha dichiarato Birindelli -che gli Italiani vogliono eliminare la Seconda Guerra Mondiale dalla loro mente, perché sanno che molta gente si é comportata veramente male dal punto di vista morale. Nessuno dica – ha aggiunto l’ammiraglio Birindelli – che gli Italiani non hanno saputo combattere durante la Seconda Guerra Mondiale, questo non é vero, ma hanno avuto una dirigenza che era veramente pessima. L’impiego che é stato fatto delle forze armate italiane di terra, di mare e di aria, é stato veramente indecente. A questa indecenza dal punto di vista professionale, si é aggiunta una indecenza dal punto di vista morale. Ma non si può né attaccare, né condannare chi ha violato uno dei due obblighi morali (quello verso il sovrano e quello verso l’alleato germanico). Era dubbio cosa fare e chi ha scelto secondo la sua coscienza ha fatto comunque sia bene” ha concluso l’Ammiraglio Gino Birindelli. 

Cristiano Vignali