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Anticipazioni per “Il segno delle donne” del 27 settembre alle 21.10 su Rai Storia: la vita di Teresa Mattei

il segno delle donne

Anticipazioni per “Il segno delle donne” con Angela Rafanelli del 27 settembre alle 21.10 su Rai Storia (Canale 54): la vita di Teresa Mattei Partigiana, politica e pedagogista, Teresa Mattei si è spesa per dare un senso alla politica, lottando per i diritti della Costituzione e dell’infanzia.

A darle voce e volto è Elena Lietti nell’appuntamento con Angela Rafanelli e con “Il segno delle donne”, in onda mercoledì 27 settembre alle 21.10 su Rai Storia. Nata a Genova il 1° febbraio 1921, si trasferisce a Bagno a Ripoli, vicino a Firenze, nel 1932, dove suo padre, fervente antifascista, diventa un importante dirigente del Partito d’Azione. Ha 17 anni, nel 1938, quando viene espulsa dal liceo classico che frequenta, e da tutte le Scuole del Regno, perché protesta pubblicamente contro le leggi razziali.

Termina gli studi da privatista, frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia e, nel 1942, decide di iscriversi, insieme a suo fratello Gianfranco, al Partito Comunista clandestino, dove assume il nome di “Chicchi”. 
Durante gli anni della Resistenza conosce Bruno Sanguinetti e fonda i Gruppi di difesa della donna di Firenze. A Perugia, però, viene catturata dai tedeschi, seviziata e violentata.

Nel 1944, dopo essere stato catturato e torturato dai nazisti a Roma, il fratello Gianfranco si toglie la vita in una cella di via Tasso. Nel 1946, a venticinque anni, Teresa è la più giovane eletta all’Assemblea costituente, e lavora sulla redazione dell’articolo 3 della Costituzione, sul tema dell’uguaglianza.

Nel 1948, si sposa con Bruno Sanguinetti e diventa madre: il primo figlio si chiama Gianfranco. Nel 1950, nasce anche Antonella, ma muore improvvisamente Bruno. In quegli anni, Teresa vive a Milano e si occupa della Casa della Cultura con Rossana Rossanda, ma, nel 1955, torna a Firenze con il suo secondo marito Iacopo Muzio, dirigente del Pci, da cui ha il suo terzo figlio Gabriele.

Lo stesso anno rifiuta la candidatura alla Camera dei deputati e viene espulsa dal Pci per il dissenso manifestato verso la linea politica di Palmiro Togliatti. Nel 1958, a Milano, nasce il suo ultimo figlio, Rocco. Negli anni Sessanta fonda a Milano un centro di studi per la progettazione di servizi per l’infanzia e comincia a occuparsi di ricerca cinematografica, insieme a Marcello Piccardo e Bruno Munari.

Dall’unione della sua passione per il cinema e per i diritti dell’infanzia, nasce la Cooperativa di Monte Olimpino, che promuove il cinema fatto dai bambini come nuova forma di espressione della loro creatività. In seguito, la Mattei torna a vivere in Toscana, a Pisa, e partecipa alle lotte sociali al fianco dei suoi figli Gabriele e Rocco. Nel 1983 si suicida la figlia Antonella e Teresa ha un momento di forte dolore.

Nel 1987 comincia a occuparsi della Lega per il diritto dei bambini alla comunicazione e, con la parola d’ordine “Chiedo ascolto”, promuove grandi campagne in favore dei bambini, contro l’eccessivo uso della televisione, portando avanti la cultura del rispetto e della pace.

Teresita Mattei, detta Teresa (Genova1º febbraio 1921 – Usigliano12 marzo 2013), è stata una partigianapolitica e pedagogista italiana.

Combattente nella formazione garibaldina Fronte della Gioventù (con la qualifica di comandante di compagnia), prese parte all’organizzazione dell’uccisione del filosofo Giovanni Gentile, di cui era stata allieva.[1] Fu anche la più giovane eletta all’Assemblea Costituente, dove assunse l’incarico di segretaria dell’ufficio di presidenza.[2][3]

Dirigente nazionale dell’Unione Donne Italiane, fu insieme a Teresa Noce e a Rita Montagnana l’inventrice dell’uso della mimosa per l’otto marzo:[4] Luigi Longo le chiese se sarebbe stato opportuno scegliere le violette, come in Francia, per celebrare quel giorno; Teresa Mattei gli suggerì la mimosa, un fiore più povero e diffuso nelle nostre campagne.[5]

Foto interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2023/09/Il-segno-delle-donne-c7436970-67f7-4355-8f17-c04fa9239035-ssi.html