Laurea in psicologia: ecco gli sbocchi occupazionali – La laurea in psicologia è un percorso che viene scelto da tantissimi giovani. Nulla di strano: si parla, infatti, di un iter di studio che comprende materie molto interessanti e profondamente connesse all’attualità.
I corsi di laurea in psicologia attirano l’interesse di molti studenti i quali, nonostante il lungo percorso formativo e l’obbligo di aggiornarsi costantemente anche in seguito all’accreditamento alla professione con i Fad Ecm psicologi (nel sito Ebookecm.it si può capire cosa siano), sono molto attratti dalle varie opportunità lavorative che questi offrono.
Quali sono? Scopriamo assieme i principali nelle prossime righe dell’articolo.
Cosa si può fare dopo la laurea in psicologia?
La principale opzione lavorativa dopo la laurea in psicologia è la professione di psicologo. Questo professionista sanitario si occupa di accompagnare singole persone e/o gruppi in percorsi di risoluzione delle proprie difficoltà emotive.
Lo psicologo può operare sia come libero professionista, sia presso strutture legate al Servizio Sanitario Nazionale o convenzionate con quest’ultimo. Può mettere a disposizione i propri servizi professionali, come già detto, anche a gruppi. In questi frangenti, si parla più che altro di lavoro in azienda o presso squadre sportive. In entrambi i casi appena menzionati, la professione si può svolgere sia come consulente, sia come dipendente.
Un altro sbocco professionale dopo la laurea in psicologia è il lavoro di psicoterapeuta. In questo caso, la sostanziale differenza rispetto allo psicologo riguarda il percorso formativo, che comprende ulteriori quattro anni dopo la laurea e il tirocinio.
Dal punto di vista della quotidianità professionale, lo psicologo si concentra innanzitutto su diagnosi e consulenza. Lo psicoterapeuta, invece, può lavorare, attraverso strumenti come l’alleanza o il dialogo terapeutico, su pazienti con patologie come la depressione.
Attenzione: a meno che, prima della scuola di psicoterapia, non sia stata conseguita una laurea in medicina, non è possibile prescrivere farmaci.
Lo psicoterapeuta può improntare la propria proposta professionale su diversi orientamenti. Tra i più popolari del momento rientra la psicoterapia cognitivo comportamentale che, sostenuta da un ampio apparato di studi scientifici, a differenza dell’analisi si concentra sul presente, cercando di eradicare la connessione tra convinzioni limitanti e comportamenti che non favoriscono la serenità del soggetto.
Da diversi anni a questa parte, inoltre, gli psicoterapeuti hanno integrato nella loro quotidianità professionale alcuni aspetti della Mindfulness, disciplina che prende tantissimo dalla meditazione orientale e che prevede una forte attenzione sul momento presente con un atteggiamento non giudicante.
Altri sbocchi
Proseguendo con l’elenco degli sbocchi professionali dopo la laurea in psicologia, un doveroso cenno va dedicato al lavoro in azienda in qualità di responsabile delle risorse umane.
Forse non tutti sanno che, quando si parla degli sbocchi lavorativi possibili dopo la laurea in psicologia, esiste anche l’insegnamento. Quali sono le classi di concorso alle quali si può accedere? A quella associata alla sigla A -18, ossia Filosofia e Scienze Umane.
I crediti formativi universitari (CFU) conseguiti durante il percorso di laurea possono essere integrati con quelli richiesti a norma di legge. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, è possibile fare riferimento sia agli atenei fisici, sia alle università online.
Tra le materie specifiche che si possono insegnare è possibile citare, giusto per fare due esempi, scienze umane e filosofia.
Con la laurea in psicologia, inoltre, si può frequentare, previo superamento di diverse prove, il TFA (Tirocinio Formativo Attivo) per conseguire l’abilitazione come insegnante di sostegno, fornendo il proprio supporto quotidiano nella didattica ad alunni portatori di disabilità o con certificazioni di disturbi specifici dell’apprendimento.
Ricordiamo, infine, la possibilità di fare carriera, dopo la laurea, come esperto in psicologia giuridica.
Questa espressione è un ampio cappello che raccoglie diverse mansioni, dal perito presso il tribunale dei minorenni fino al collaboratore ausiliario della polizia giudiziaria e nei centri per la giustizia minorile.
Foto di Alicia Christin Gerald su Unsplash
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