I ribelli Huthi attaccano Israele
Di Nicola Comparato
I ribelli Huthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, hanno recentemente condotto una serie di attacchi con droni e missili nei confronti di Israele, in risposta al conflitto in corso con Hamas. Sebbene molti di questi attacchi non abbiano raggiunto i loro obiettivi, è cruciale comprendere le diverse componenti del potenziale bellico di questo gruppo.
Gli Huthi si avvalgono di missili balistici denominati Typhoon, noti anche come missili iraniani Qadr. Secondo Fabian Hinz dell’International Institute for Strategic Studies, questi missili hanno una gittata di 1.600-1.900 chilometri. Nonostante la loro precisione possa essere limitata, soprattutto nella versione mostrata pubblicamente, è plausibile che possano raggiungere Israele. L’Iran ha precedentemente testato i suoi missili Qadr nel 2016, colpendo obiettivi a circa 1.400 chilometri di distanza. È interessante notare che gli Huthi hanno rivelato l’arsenale di missili Typhoon poco prima dell’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre scorso. Oltre ai missili balistici, gli Huthi sono in possesso di missili da crociera Quds, anch’essi di produzione iraniana. Questi missili hanno diverse versioni, con una gittata di circa 1.650 chilometri, sufficiente per minacciare Israele.
Nel 2022, gli Huthi hanno rivendicato l’utilizzo di missili da crociera Quds 2 per colpire impianti petroliferi ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, dimostrando la portata di tali armamenti. L’accusa ricorrente da parte dell’Arabia Saudita e degli Stati Uniti è che l’Iran fornisca agli Huthi droni, missili e altre armi, anche se Teheran nega tale coinvolgimento. Gli Huthi affermano di produrre i loro droni internamente, ma analisti suggeriscono che contengano componenti iraniane di contrabbando. Tra i droni utilizzati figura lo Shahed-136, simile a quelli impiegati dalla Russia contro l’Ucraina, con un raggio d’azione di circa 2.000 chilometri. Un altro modello, il Samad-3, è stato impiegato negli attacchi contro gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita, con una stima di circa 1.600 chilometri di raggio. In sintesi, l’arsenale militare degli Huthi comprende una varietà di armamenti con una portata significativa, alimentando le preoccupazioni e le tensioni geopolitiche nella regione.
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