domenica, Maggio 12, 2024
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Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di William Shakespeare del 19 novembre alle 15.40 su Rai 5: “La più strana delle meraviglie. Monologo da e su Shakespeare”

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Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di William Shakespeare del 19 novembre alle 15.40 su Rai 5: “La più strana delle meraviglie. Monologo da e su Shakespeare – Continua con “La più strana delle meraviglie. Monologo da e su Shakespeare”, di e con Roberto Mercadini, in onda domenica 18 novembre alle 15.40 in seconda visione su Rai 5, il ciclo dedicato al grande drammaturgo inglese.

“Ma questa è la più strana delle meraviglie!” dice Orazio ad Amleto, dopo aver visto il fantasma del re.

“Sono più o meno – dice Mercadini – le parole che mi vengono alle labbra certe volte quando penso a Wlliam Shakespeare. Ai vertici idella sua arte incredibilmente alti e incredibilmente numerosi”. Allora – prosegue Mercadini – provo a raccontarvi lui, il suo tempo, il suo teatro, lo stupore e lo sgomento che io sento di fronte a questo titano. Ci provo usando le stesse parole che lui fa pronunciare ai suoi stupefatti e sgomenti personaggi. Vale a dire, vi parlo di Shakespeare con le frasi che ha usato per parlare di tutti noi.

Quelle frasi che sembrano già dire ogni cosa. E di fronte alle quali si pensa, a volte, “il resto è silenzio” che, per l’appunto, è un’altra frase di Shakespeare)”. Lo spettacolo è una produzione Sillaba.

William Shakespeare[1] (/ˈʃɛkspir/,[2] in inglese /ˈʃeɪkspɪər/Stratford-upon-Avon23 aprile 1564[3] – Stratford-upon-Avon23 aprile 1616[4]) è stato un drammaturgo e poeta inglese, considerato il più importante scrittore inglese e generalmente ritenuto il più eminente drammaturgo della cultura occidentale[5][6][7].

Firma autografa di William Shakespeare

È considerato il poeta più rappresentativo del popolo inglese[8] e soprannominato il “Bardo dell’Avon” (o semplicemente “Il Bardo”[9]) oppure il “Cigno dell’Avon”[10]; delle sue opere sono stati ritrovati, incluse alcune collaborazioni, 38 testi teatrali, 154 sonetti e una serie di altri poemi. Le sue opere teatrali sono state tradotte in tutte le maggiori lingue del mondo e sono state inscenate più spesso di qualsiasi altra opera[11]; inoltre è lo scrittore maggiormente citato nella storia della letteratura inglese e molte delle sue espressioni linguistiche sono entrate nell’inglese quotidiano[12][13][14].

Nonostante la cronologia esatta delle sue opere sia ancora al centro di numerosi dibattiti, così come la paternità di alcune di esse, è possibile collocare con sufficiente certezza l’epoca di composizione della maggior parte dei suoi lavori nei circa venticinque anni compresi tra il 1588 e il 1613[15][16]. Capace di eccellere sia nella tragedia sia nella commedia, fu in grado di coniugare il gusto popolare della sua epoca con una complessa caratterizzazione dei personaggi, una poetica raffinata e una notevole profondità filosofica.

Benché fosse già popolare in vita, divenne immensamente famoso dopo la sua morte e i suoi lavori furono esaltati e celebrati da numerosi e importanti personaggi nei secoli seguenti. La scarsità di documenti pervenutici riguardanti la sua vita privata ha fatto sorgere numerose congetture riguardo al suo aspetto fisico, alla sua sessualità, al suo credo religioso e persino all’attribuzione delle sue opere[17][18][19][20]. Gli è stato dedicato un asteroide2985 Shakespeare[21].

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