Il film storico stasera in TV: “Il libro di Daniele” lunedì 18 dicembre 2023 alle 20.55 su TV 2000 (Canale 28) – Il libro di Daniele è un film drammatico del 2013 basato sul storia diDaniele dalla Bibbia. Diretto da Anna Zielinski,[1][4], e Andrew Bongiorno.Robert Miano e Lance Henriksen ha come protagonista direttamente su DVD e Anna Zielinski. Questo dramma cinematografico è stato prodotto da Russell Wolfe, David A.R. White, Michael Scott.
A Gerusalemme nel 605 a.C.,[3]Daniele è uno schiavo che serve il re babilonese Nabucodonosor. Daniele dimostra di essere un consigliere fidato e diventa uno dei saggi di Nabucodonosor. Tuttavia, durante il regno di Dario, è costretto a prendere una decisione di vita o di morte per dimostrare la sua fede in Dio, esponendosi ai pericoli di una fossa dei leoni.[1]
Cast principale
- Robert Miano nel ruolo del Vecchio Daniel
- Andrew Bongiorno nel ruolo di Daniele
- Lance Henriksen nel ruolo di Ciro
- Kevin McCorkle nel ruolo di Creso
- Rolf Saxon nel ruolo di Nabucodonosor[3]
- Peter Kluge nel ruolo di Dario
Il Libro di Daniele (in ebraico דניאל?, Daniy’èl; in greco antico: Δανιήλ?, Danièl; in latino: Daniel) è un testo contenuto nella Bibbia ebraica (Tanakh) e nell’Antico Testamento di quella cristiana. Il Canone ebraico annovera il libro di Daniele tra i Ketuvim, quello cristiano tra i libri profetici. Esso descrive alcune vicende ambientate nell’esilio di Babilonia (587-538 a.C.) del profeta Daniele, saggio ebreo che rimane fedele a Dio, e visioni apocalittiche preannuncianti il Figlio dell’Uomo–Messia e il regno di Dio.
Secondo l’ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi, la redazione definitiva del libro è avvenuta in Giudea in epoca maccabea[1], circa al tempo della morte di Antioco IV Epifane, avvenuta nel 164 a.C. (“Questi e altri dati spingono a collocare ragionevolmente il libro di Daniele nel 165 a.C.”[2]) Il libro, infatti, contiene riferimenti storici attribuibili all’età ellenistica dei Seleucidi e mostra, dal punto di vista letterario, caratteristiche ritenute tardive quali la presenza dei generi letterari haggadico e apocalittico[3] e, da quello teologico, un’angelologia molto sviluppata e la risurrezione corporea dei morti.
È scritto in ebraico ma contiene una estesa sezione in aramaico (Dan 2,4-7,28[4]). Le versioni greche (la “Settanta” e Teodozione) e la Peshitta siriaca contengono anche alcune sezioni assenti nel testo masoretico (Preghiera di Azaria e Cantico dei tre giovani nella fornace; Storia di Susanna; Bel e il Drago), per le quali si ipotizza un originale semitico.[2]
Regia di Anna Zielinski
Con Andrew Bongiorno.Robert Miano e Lance Henriksen
Fonte: WIKIPEDIA
Foto interna ed esterna: https://www.youtube.com/watch?v=l4DuR8RQmFM