lunedì, Aprile 29, 2024
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Maternità, Elena Mazzoni (Rifondazione Comunista): “La massima aspirazione delle donne sia la libertà, non quello di essere incubatrici”

Non cessano le polemiche sulle parole della senatrice Lavinia Mennuni di Fratelli d’Italia sulla maternità. D’altronde la senatrice non è nuova a polemiche di questo tipo, in quanto è intervenuta spesso in questi anni su questioni che sono considerate identitarie per la destra, come ad esempio quelle riguardanti l’aborto. Le repliche pervenute in questi giorni da esponenti del mondo della politica, appartenenti a diversi schieramenti, sono state numerose, soprattutto quelle espresse da donne. Tra queste in ultimo anche quella della segretaria della Federazione di Roma di Rifondazione comunista, Elena Mazzoni: “Le parole della Senatrice Mennuni di Fratelli d’Italia, secondo la quale la maternità deve essere cool e noi donne dovremmo avere come massima aspirazione quella di sfornare figli per la Patria – futuri cittadini ed italiani, per la precisione – sono fuori dal tempo e dalla realtà, lontane da qualsiasi logica di emancipazione femminile, ma non ci stupiscono. La Mennuni  è la stessa che, da consigliera capitolina, chiedeva la sepoltura dei feti senza il consenso della donna”.

“In un anno di governo  della prima Presidente del Consiglio donna, che però si fa definire “il Presidente”, al maschile, – continua l’esponente di Rifondazione Comunista – la linea politica e propagandistica del partito della Meloni, e delle associazioni satelliti, si è radicalizzata mese dopo mese nella direzione opposta a quello di cui avremmo bisogno, ovvero il progresso. Un anno di governo Meloni che ci allontana di decenni dalla parità di genere visto che i temi affrontati sono stati l’aborto narrato come trauma; le proposte di legge sull’ascolto del battito del feto; un’ipotesi di legge che garantisca il riconoscimento giuridico del feto in caso di femminicidio; l’ossessione per la famiglia tradizionale; Giambruno e le sue performances; il bonus per il secondo figlio e adesso anche il relegamento del genere alla sua mera funzione biologica che si configura come un pericoloso rigurgito patriarcale. La donna proprietà dell’uomo, della religione e dello stato – chiosa Mazzoni – è la visione di Fratelli d’Italia, una visione anacronistica e pericolosa, soprattutto in un anno nerissimo per i femminicidi “.