Comune di ALATRI (Frosinone)-Sabato 13 gennaio 2024 ore 18:00
presso la Biblioteca Comunale di Alatri si terrà l’11° edizione di “Stasera Parliamo di Musica… A Modo Mio” – 2024
Incontri con il Compositore Antonio D’Antò
Programma:
sabato 13 gennaio: su Wolfgang Amadeus Mozart
sabato 3 febbraio: Ho conosciuto Goffredo Petrassi (120° dalla nascita)
sabato 24 febbraio: Donna di quadri – Testi scelti a cura di Tommaso D’Antò – Soprano e voce recitante: Maria Teresa Bottini
Pittrice: Annarita Pontecorvo – Videoproiezioni: Amedeo Sileri – Pianoforte: Antonio D’Antò
sabato 23 marzo: Emanuela Chiodi – Pianista e Compositrice
sabato 6 aprile: Alcuni aspetti della canzone italiana
sabato 13 aprile: Giacomo Puccini (1924-2024 nel 100° della morte)
sabato 20 aprile: Liliana Bernardi e Massimiliano Negri – violino e pianoforte musiche di Beethoven, Petrassi,
varie danze di differenti epoche storiche
Ingresso libero
Vivere Alatri: un viaggio alla scoperta della “Città dei Ciclopi”
Le origini di Alatri sono legate alla popolazione degli Ernici, un antico raggruppamento italico a cui si attribuisce, intorno al VII secolo a.C., la costruzione dell’Acropoli e delle possenti mura megalitiche che circondano il centro abitato e custodiscono il ricco patrimonio del Borgo. Molti sono i monumenti di grande interesse, non solo risalenti all’epoca romana, come la Cattedrale di San Paolo, che accoglie il Miracolo dell’Ostia Incarnata, un prodigio eucaristico avvenuto nel 1228, il Palazzo Gottifredo, sede del Museo Civico, e il Chiostro di San Francesco, in cui è stato rinvenuto il misterioso affresco del Cristo nel Labirinto.
Cosa aspetti? Perditi nelle strade e piazzette della città e immergiti in un sorprendente viaggio nella storia.
Alatri Acropoli
La costruzione ciclopica di epoca preromana, rappresenta, insieme alla cinta urbana, il monumento più antico e celebrato della Città.
La sua ardita struttura di contenimento, caratterizzata da possenti muraglie in opera poligonale, racchiude per intero una vasta area sopraelevata (19.000 mq) posta al centro dell’abitato cittadino.
Per la sua posizione dominante e per l’assoluta inaccessibilità del luogo, l’Acropoli ha svolto fin dalle origini la duplice funzione di spazio sacro e di presidio difensivo, divenendo alternativamente sede di antichi riti religiosi ed ultimo rifugio della popolazione sottostante.
Oltre al paramento murario, già di per sé sorprendente per la grandezza dei massi impiegati e per l’elevazione raggiunta, degne di ammirazione sono le due porte di accesso: la Porta Maggiore ubicata sul lato meridionale con architrave monolitico di straordinarie dimensioni, e la Porta Minore, assai meno imponente ma di eguale suggestione per la presenza all’interno di un angusto corridoio ascendente, perfettamente conservato. Non lontano dalle due porte sono visibili, rispettivamente, tre antichissime nicchie e i resti del Portico dell’Acropoli fatto costruire dal censore Lucio Betilieno Varo nel II secolo a.C.
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