Roland Garros, il torneo più emozionante sulla terra rossa – Ci sono pochi tornei al mondo che possono vantare la storia e il fascino del Roland Garros. Una serie di gare che si disputano sulla terra rossa, dove si creano pagine di storia del tennis uniche. E dove anche quest’anno proseguirà la stagione europea su questa particolare superficie nell’universo del tennis.
La terra rossa non è stata terreno di conquista nel 2023 per Jannik Sinner, che si sta confermando come il tennista italiano più forte di tutti i tempi. D’altro canto, per l’atleta altoatesino, è arrivato il momento di sfidare la cabala, dopo aver trionfato in ben tre tornei sui quattro a cui ha preso parte, anche se la superficie era il cemento, quindi con caratteristiche e interpretazioni molto differenti. Quindi, dando uno sguardo alle principali statistiche e quote nella pagina delle scommesse tennis di Betway, anche lui viene inserito e considerato tra i migliori. Non c’è dubbio, quindi, che anche Sinner debba rientrare a mani basse tra i tennisti in grado di competere per la vittoria finale, ma anche Tsitsipas, ad esempio, era già tra i favoriti dell’ATP di Montecarlo. Detto questo, si sente l’assenza di un dominatore sul mattone tritato come lo è stato Nadal nel corso dell’ultimo decennio.
La terra rossa, una superficie particolare
Uno dei tornei più amati e attesi del mondo tennistico è sicuramente quello del Roland Garros. Si gioca sulla terra rossa, una superficie tanto complessa, quanto in grado di regalare spettacolo. L’edizione 2023 era stata vinta da Andrey Rublev, ma le prospettive per Sinner sono interessanti. Sì, dato che proprio Montecarlo pare essere il torneo in cui Sinner riesce a difendere più punti tra quelli in cui la superficie è rossa.
Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno per Sinner? Qualcosa è cambiato, è vero, ma decisamente in meglio. Anche per via del fatto che l’altoatesino arriva al Roland Garros con un palmares completamente differente rispetto a quanto fece nel 2023. Ad esempio, si è portato a casa il primo Slam di tutta la sua carriera, trionfando nell’Australian Open, per poi fare la stessa cosa anche a Rotterdam, ATP 500, e a Miami, con il Miami Open.
Un dominatore sulla terra rossa non c’è più
Come dicevamo in precedenza, non c’è più un tennista in grado di dominare letteralmente qualsiasi gara si disputi su questa superficie. Se Nadal ha ormai alzato bandiera bianca, è pur sempre vero che a raccogliere il testimone, in linea teorica, avrebbe dovuto essere Carlos Alcaraz. Purtroppo, però, le problematiche fisiche occorse negli ultimi tempi, hanno reso la vita ad Alcaraz particolarmente complessa, impedendogli di performare sui suoi altissimi usuali livelli.Anche per Djokovic gli anni passano e il numero uno al mondo sembra inevitabilmente aver sorpassato gli anni migliori.
I possibili outsider
Ci sono alcuni tennisti che sperano in cuor loro di far il colpaccio e soffiare sotto il naso ai favoriti questa coppa, nonostante gli addetti ai lavori non li ritengano da titolo. Uno di questi è senz’altro il tennista greco Tsitsipas: sa perfettamente quali sono i suoi punti di forza e la sua concentrazione ne fa un osso duro. Insieme al norvegese Casper Ruud. Detto questo, al tennista greco sembra mancare ancora qualcosa dal punto di vista fisico. Ruud, invece, negli ultimi tempi ha fatto dei miglioramenti importanti e potrebbe essere davvero la sorpresa durante l’edizione 2024.
Resiste sempre una vera e propria incognita, che corrisponde a Daniil Medvedev. Il russo ha compiuto un’impresa lo scorso anno in quel di Roma, ma a parte quel vero e proprio exploit ha sempre dimostrato di non essere completamente a proprio agio sulla terra rossa. E chissà che pure il tennista di origini danesi Holger Rune non possa dire la sua, magari riuscendo un po’ a limitare il fatto che, nel corso della medesima gara, ha ancora troppi alti e bassi.
Foto di hansmarkutt da Pixabay
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