giovedì, Giugno 6, 2024
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Teramo, incuria e inciviltà, due facce della stessa medaglia

 

Teramo – Incuria e inciviltà. Un connubio perfetto per rendere un quartiere, che si trova alle porte della città, uno spiacevole e triste biglietto da visita. La zona Stazione di Teramo, una delle più servite e sviluppate della città, considerata ormai a ragion veduta un secondo centro urbano, soffre da tempo, come diversi altri rioni cittadini, di questi due gravi mali. Lo stato di abbandono e l’inciviltà dei più sono evidenti. Agli angoli delle vie, sul selciato delle strade e nelle aree verdi si trovano troppo spesso cartacce, bottiglie, sacchetti della spazzatura e quant’altro. I pochissimi cestini, dislocati solo lungo alcune vie, in certi giorni strabordano e l’ineluttabile conseguenza è l’immondizia sparsa ovunque.

Il verde pubblico, di fronte all’Istituto Comprensivo Savini – San Giuseppe – San Giorgio, e il giardino in Via Badia, forse l’unico, dove poter sedere su una panchina, diventano giungle, con erba alta al polpaccio, maleodoranti per la spazzatura non raccolta con il palo della tabella informativa, divelto da tempo inenarrabile, così come la segnaletica di Via Gasbarrini all’angolo con Via Roma. Purtroppo tale situazione di incuria si riscontra anche in altre zone della città, angoli abbandonati a sé stessi, dove la pulizia è troppo saltuaria per una città capoluogo e dove gli stessi cittadini, che molte volte si lamentano, soffrono di non curanza e disattenzione. Se ciò non bastasse, altra piaga da tutti denunciata e da nessuno evitata, la sosta selvaggia. Ogni spazio, seppur angusto e difficoltoso è buono per lasciare il proprio mezzo, in doppia, terza fila, “solo cinque minuti” e il traffico va in tilt. Decoro urbano e senso civico: questi sconosciuti?

Alessia Stranieri