venerdì, Aprile 19, 2024
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Arquata, Fabbrica Tod’s apre a dicembre

”Spero, anzi togliamo la parola ‘spero’, prima di Natale di far uscire da qui il primo paio di nostre scarpe: questa è la dimostrazione che in un anno una cosa che sembrava complicata e di là da venire, l’abbiamo pensata, progettata e l’abbiamo fatta”. Diego Della Valle ha annunciato che la nuova fabbrica da lui voluta ad Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), nel cuore del cratere sismico, aprirà a dicembre, e darà lavoro ai primi 50 giovani della zona, seguiti poi da altri 50. L’imprenditore ha formalizzato l’annuncio ad Arquata, nella sede del nuovo stabilimento, affiancato dal sindaco Aleandro Petrucci, da Vasco Errani e dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

”Questo – ha detto – è anche un bell’esempio di un’operazione pubblico-privata perfetta: in un anno abbiamo un’azienda che funziona, e una speranza per i giovani e per tutti quelli che questi territori non li vogliono lasciare”.

”A tanti amici, colleghi, gente generosa che vuole bene all’Italia, agli imprenditori dico: ‘ragazzi qui c’è bisogno di lavoro, dobbiamo venir qua, le fabbriche le possiamo fare e nell’arco di un anno possiamo costruire aziende come questa. E se siamo 20, 30, 40 aziende a farlo, riusciamo a togliere definitivamente il problema occupazione da questi territori e dare veramente una speranza vera e solida, a dire che la gente qui potrà tornare perché il lavoro è qua”. Diego Della Valle, che ha realizzato a tempo di record una fabbrica Tod’s ad Arquata del Tronto, nel cratere sismico, fra ”un mesetto” comincerà a telefonare agli industriali che conosce meglio: ”qualunque azienda è benvenuta – ha spiegato – ma sarebbe bellissimo avere anche aziende rappresentative del Paese, per far vedere al mondo che noi italiani ci siamo, che il nostro è un popolo serio, e quando serve c’è”. Mister Tod’s spera di poter dire a dicembre che ”molti altri amici imprenditori hanno deciso di fare un’insediamento qua. Questa – ha aggiunto – è una fabbrica che produce lavoro, da dignità alle persone, ma dà anche un profitto a chi la fa”. Non è insomma ”un atto eroico, ma un gesto di grande generosità e di praticità aziendale”. (ANSA)