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Sisma. L’Aquila abbraccia Amatrice: evento di solidarietà sabato 4 novembre

L’Aquila – Sabato 4 novembre a L’Aquila si vivrà una giornata di solidarietà dedicata ai fratelli di Amatrice. L’iniziativa, dal titolo più che simbolico, “L’Aquila abbraccia Amatrice” esprime tutta la vicinanza e l’amicizia di antichissima data che, dopo il sisma del 24 agosto, si è tristemente rinnovata tra queste due città colpite duramente al cuore.

Anche il logo dell’evento rappresenta le due città sorelle di sventura: le mura di L’Aquila cingono il campanile della chiesa di S. Agostino di Amatrice in un abbraccio di solidarietà tra luoghi simbolo delle due terre.

La festa inizierà sabato alle ore 12 in Viale delle Medaglie d’Oro con l’apertura di stand informativi ed enogastronomici dove poter degustare “spaghetti all’amatriciana”e “ferratella con pecorino e miele”. Sarà presente un laboratorio per la preparazione degli “Gnocchi Ricci”, piatto tipico amatriciano, il tutto allietato da musica e balli tradizionali.

Alle 14.45, presso l’Auditorium del Parco, sarà proiettato il cortometraggio “Casa d’Altri” di Gianni Amelio, presentato al Festival di Venezia 2017. A seguire, dalle 15, ci saranno momenti di incontro e dibattiti sul tema della ricostruzione post sisma che vedrà gli interventi del sindaco Biondi e del primo cittadino di Amatrice, Sergio Pirozzi, ed infine esibizioni di gruppi musicali e della Corale 99. Per intrattenere i più piccoli è prevista, alle 17.30, la proiezione del film di animazione Ratatouille a cura della Lanterna Magica, Istituto Cinematografico.

“Appena quattro giorni prima del terremoto noi amatriciani ricordavamo quanto sia stretto il legame tra il nostro territorio e la città dell’Aquila, – ha dichiarato il vicesindaco di Amatrice Patrizia Catenacci, ospite a Palazzo Fibbioni per la presentazione dell’evento – Si tratta di un rapporto privilegiato tra le nostre popolazioni comprovato da moltissimi documenti”.

Anche il sindaco Biondi ha espresso entusiasmo “Si tratta di una festa che deve diventare un appuntamento fisso per i nostri due popoli. Il cammino che attende Amatrice è analogo a quello che ha dovuto intraprendere L’Aquila: un percorso lungo e faticoso, tra una burocrazia farraginosa ed istituzioni troppo spesso sorde alle legittime richieste delle comunità. La solidarietà in questo caso diventa essenziale, auspico la creazione di una rete tra i comuni colpiti dal terremoto in Umbria, Marche, Lazio, Emilia, Abruzzo e Molise cosicché tutti insieme si possa portare avanti le nostre istanze in maniera efficace e rendere più difficile alle istituzioni preposte girarsi dall’altra parte.”

A.S.