venerdì, Aprile 19, 2024
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Teramo, crisi in Comune: Pomante sull’ennesimo “biscottone” del PD

Crisi nel Comune di Teramo: Gianluca Pomante, Consigliere Comunale Arancione, si esprime con termini duri relativamente all’incontro davanti al notaio fissato per ieri pomeriggio nell’ambito del quale gli esponenti del PD avrebbero fatto un sonoro voltafaccia. Questa la nota ricevuta che pubblichiamo:

“Nulla da fare, è impossibile dare fiducia al PD senza pentirsene immediatamente. Un imbarazzatissimo Alberto Melarangelo, cui va dato il merito di averci messo la faccia, ieri alle 16:00, presso lo Studio del Notaio Bracone, ha comunicato ai consiglieri presenti (Fabio Berardini, Angelo Puglia, Guido Campana, Giovanni Battista Quintiliani, Maurizio Salvi ed il sottoscritto, con la partecipazione di Giorgio Di Giovangiacomo) che adesso è opportuno attendere l’esito del Consiglio Comunale di lunedì, appena convocato dal Sindaco, prima di tornare – eventualmente – dal Notaio per rassegnare le dimissioni.

Ennesimo voltafaccia del Partito Democratico, quindi, che cambia nuovamente idea a meno di ventiquattro ore dal precedente comunicato stampa. Se era ragionevole la richiesta di rinvio per le esigenze familiari di un consigliere, meno comprensibili risultano le ultime dichiarazioni di Bartolini e Verna circa la loro contrarietà all’iniziativa. Evidentemente sapevano già tutto. Superfluo ogni commento.
Non pervenuti gli altri consiglieri di minoranza, che ne hanno fatto una questione personale contro il sottoscritto, come si evince dalle dichiarazioni inconcludenti ed in parte apertamente ostili degli ultimi giorni. Formule di stile e motivazioni di maniera non possono negare l’evidenza, il dato oggettivo: oggi, alla presenza di ben 8 consiglieri di maggioranza (presenti Berardini e il sottoscritto) sarebbero bastati solo sette consiglieri d’opposizione per mandare a casa il Sindaco e sono mancati, oltre ai consiglieri del PD, quelli facenti capo a Gianguido D’Alberto, e ad Antonio Filipponi, e i consiglieri Marroni e Cardelli.
A questo punto, siccome sono “bastardo dentro”, preferisco annullare l’appuntamento dal Notaio e, dopo il confronto pubblico di lunedì prossimo – al quale tanto aspiravate che il “vostro” Sindaco vi ha accontentato – e, visto che non gradite gli inviti cortesi, VI SFIDO apertamente a rassegnare le dimissioni a fine consiglio, dinanzi il Segretario Comunale.
Vedremo a quel punto chi ha presto la tessera ad honorem di Forza Italia e chi invece vuole davvero il bene della città. Adesso tiratevi indietro, se avete coraggio, e saranno “legnate” dai cittadini (metaforicamente parlando) alle prossime elezioni”.
Nel frattempo il sindaco Brucchi scrive su Fb: “Mio padre mi ha insegnato che dal notaio si va per concludere una compravendita, un mutuo, una donazione, redigere un testamento mentre la politica ha altre regole ed altri luoghi dove confrontarsi e prendere decisioni. Ma evidentemente per fare ciò ci vuole coraggio e capacità che non tutti hanno. Vedremo chi lunedì sarà presente in Consiglio Comunale a rappresentate le proprie ragioni e chi invece, non sapendo cosa dire, non si presenterà all’appello. Questione di stile. Io ci sarò”.