venerdì, Marzo 29, 2024
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Ad Ascoli Piceno il Talk con  Claudio Strinati sull’Energia vitale dell’Arte

Nella giornata di oggi, a partire dalle 18.00, nella Sala Vittoria della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno in Piazza Arrigo, l’ENEA e il Comune di Ascoli Piceno presentano “I BENI CULTURALI TRA MEMORIA CONSERVAZIONE E TUTELA, un Talk  per confrontarsi ​sul tema dell’Architettura, dell’Arte e dell’Energia in uno dei territori del Centro Italia colpito dal terremoto del 2016, dove Memoria, Conservazione e Tutela divengo le parole guida in un processo di mutamento culturale, comportamentale e scientifico.
Promosso dall’ENEA nell’ambito della Campagna Nazionale di comunicazione, sensibilizzazione e divulgazione “Italia in Classe A”
Il talk si inserisce tra gli appuntamenti istituzionali del “Road Show dell’ Efficienza Energetica”, la prima Campagna di informazione “itinerante” organizzata dall’ENEA, l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che toccherà 10 città nell’arco di 5 mesi. Partendo da Bolzano per arrivare a Palermo, passando per Torino, Ferrara, Ascoli Piceno, Viterbo, Napoli, Bari e Matera, ogni territorio può fare dell’efficienza energetica non solo una opportunità di riduzione dei costi, ma anche di sviluppo tecnologico, economico e culturale.
In questo appuntamento saremo ospitati nella Pinacoteca Civica della città di Ascoli Piceno, dove troviamo Cola dell’Amatrice, come simbolo di quella città, Amatrice, a sua volta simbolo del terremoto e delle distruzioni inerenti al patrimonio culturale provocate dal combinato disposto dell’umana incompetenza e trascuratezza e della forza incontrollabile della Natura. Cola dell’Amatrice, grandissimo e trascurato pittore dell’Italia centrale rinascimentale, emulo addirittura di Raffello Sanzio, è un esempio memorabile di quei grandi dimenticati dalla storiografia e dal popolo stesso data l’enorme quantità di Artisti che hanno illuminato questo Paese per secoli. E, allora, attraverso il racconto della attività felicissima del grande pittore amatriciano possiamo uscire sulla piazza prospiciente alla pinacoteca (la pala stessa rappresenta sostanzialmente una piazza) e cogliere la valenza rinascimentale della piazza in sé, luogo di aggregazione e di confronto derivante dalle esperienze degli antichi romani, centro proprio di aggregazione delle energie cultuali e civiche di cui la vita marchigiana è esempio nella storia complessiva d’Italia. Luoghi relativamente isolati ma operosi, generatori di enormi forze culturali ed economiche che sostengono senza clamori e senza deformazioni l’ossatura etica e politica della nazione.” Con questa frase il Prof. Claudio Strinati anticipa il talk con Antonio Disi, ricercatore ENEA, per raccontare l’efficienza energetica attraverso il binomio “Arte e Energia”, in un appuntamento che racconta l’ Energia della Natura e l’Energia dell’ Uomo.
La riflessione sull’ Energia della Natura sarà approfondita attraverso l’arte e la musica con l’intervento di Vincenzo Scolamiero, docente di Pittura presso il Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia di Belle Arti di Roma ha contribuito con la sua pittura a raccontare in immagini il Requiem di Silvia Colasanti “Stringeranno nei pugni una cometa, commissionato alla compositrice dal 60° Festival dei Due Mondi di Spoleto, canto di congedo ai morti del terremoto del Centro Italia, ma anche di speranza e di ringraziamento. Scolamiero ha realizzato una serie di pitture sullo spartito originale dalle quali sono state tratte: il frontespizio, le pagine del libretto e la quinta scenografica della rappresentazione del Requiem per il Festival Transart di Bolzano. Per il frontespizio l’immagine rielabora l’idea sacra della corona di spine per trasformarla in un’immagine laica, dove la corona si trasforma in una cometa o ghirlanda di fiori. Nelle altre pitture l’immagine s’inserisce nella partitura ed è caratterizzata da grandi onde bianche su fondo nero che si propagano con un ritmo a volte armonico e a volte bruscamente interrotto seguendo l’idea dello sviluppo musicale del Requiem, suggerendo l’andamento grafico del sismografo, e del muoversi della terra in ondate telluriche cariche di malinconia.
Insieme al Prof. Federico Bellini dell’ Università di Camerino indagheremo sull’Architettura e la storia di Ascoli Piceno, confrontandoci con Antonio Disi su quali siano gli strumenti tecnologici che la scienza mette a disposizione, non solo per ricostruire, ma per tutelare e conservare.
Italia, Paese in movimento e Paese delle Cento Città. E delle mille ricostruzioni. Un paese che affonda le sue radici in una catena montuosa che, dall’Appennino alle Alpi, non ha mai smesso di tremare. A ricordarcelo non c’è solo il lavoro di geologi e sismologi, ma anche opere di artisti che in modi diversi hanno rappresentato le catastrofi naturali dai tempi più remoti fino alla diffusione della fotografia.
                                                                            
E con il lavoro di fotografia dell’artista marchigiano Alfredo Dante Vallesi racconteremo il suono della terra e dell’energia rilasciata durante il terremoto attraverso la sua installazione cimatica audio-video “Photophonia II- Earthquake Symphony“, un rito moderno, elettronico/digitale attraverso il quale l’artista cerca di propiziare il Sisma che ha colpito la sua terra donando, come in un sacrificio, la sua musica alla divinità, con una di-scrittura musicale del “Ballo Amoroso” di Guglielmo Ebreo da Pesaro, compositore del 1400. Lo fa decostruendo il brano in una serie di loop, campionando e ri-arrangiando i liuti di diversi esecutori che nel tempo lo hanno eseguito e creando, attraverso la propagazione delle onde sonore sulla membrana di un sub-woofer, un concerto per gli occhi, una danza di un elemento imprescindibile: l’acqua. L’acqua come simbolo di vita, di nuova vita, a più di un anno di distanza dal sisma che ha colpito le Marche nell’agosto del 2016.
 
 

Ilaria Sergi
​Agenzia Nazionale Efficienza Energetica
ENEA
Curatrice
Italia in Classe A
Road Show

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