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Teramo, domani giornata di studio sulla viticoltura

TERAMO – Domani 4 dicembre 2017 dalle ore 15.00, presso l’Azienda Agricola Camillo Montori si svolgerà la Giornata di Studio dal titolo Ricerca e innovazione per la sostenibilità della Viticoltura da vino di qualità. L’evento, promosso dalla cattedra di Agronomia del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia e dal Master Agricoltura di Precisione, è organizzato congiuntamente all’Accademia Italiana della Vite e del Vino, il Consiglio nazionale delle ricerche e il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.

La sessione scientifica dei lavori sarà preceduta da dimostrazioni pratiche di telerilevamento da drone in vigneto a cui seguirà l’intervento introduttivo di Michele Pisante, Ordinario di Agronomia alla Facoltà di Bioscienze e tecnologie agroalimentari e ambientali. Le relazioni saranno svolte da Alberto Palliotti dell’Università degli Studi di Perugia, Alessandro Matese del CNR IBIMET di Firenze, Francesco Calzarano dell’Università degli Studi di Teramo e Antonio Giampaolo del CREA, Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia. Le conclusioni saranno illustrate da Rosario Di Lorenzo dell’Università di Palermo e Vice Presidente Accademia Italiana della Vite e del Vino.

 

Le tematiche della giornata di studio saranno affrontate da diverse angolature di estrema attualità, sulla base di evidenze scientifiche pronte per il trasferimento tecnologico a scala aziendale, pienamente coerenti alla strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. «Questa sfida, divenuta non più rinviabile, si pone l’obiettivo di delineare appropriati sistemi di gestione della qualità, che pur rispettando norme obbligatorie e certificazioni volontarie, non trovano adeguata e distintiva collocazione nella distribuzione, nei cataloghi e nei mercati, con il risultato che “sostenibile” rappresenti solo uno slogan commerciale, erroneamente percepito dal consumatore». Invece, con la modernizzazione normativa e gestionale delle filiere agroalimentari italiane di qualità, tra cui la vitivinicoltura, oltre la distintività dell’origine geografica di produzione legata ai territori, per stimolare la competitività del settore dovranno essere incoraggiati razionali modelli di produzione, per ristabilire l’indispensabile equilibrio dei rapporti tra i capisaldi dell’agricoltura: ecologico, economico, ecosistemico.