venerdì, Marzo 29, 2024
Home > Marche > Ugl Ascoli Piceno: il territorio, il sisma, l’economia, la disoccupazione

Ugl Ascoli Piceno: il territorio, il sisma, l’economia, la disoccupazione

ASCOLI PICENO – “Diciamo la verità: sul nostro territorio la crisi morde e forte; se qualcosa di positivo c’è stato, nessuno se ne è accorto. Certamente qualche nicchia brilla, ma di sistema, di economia reale industria/artigianato/commercio/occupazione non si esce ancora da quel lontano e disastroso 2007/2008. Dentro quella crisi gigantesca c’è l’ombra malvagia della lunga tormenta economica della globalizzazione che ci ha investito e depredato; e c’è molto di nostro che prima ha irretito e ingessato ogni spirito coraggioso ed oggi appesantisce le ali di un possibile decollo.

La bella speranza del Polo Tecnologico Scientifico, in sinergico sviluppo nei 27 ettari dell’area SGL-CARBON, si è consumata e sbriciolata.

Il sisma, terribile, mortale tragedia, ha profondamente colpito il territorio; una ricostruzione celere, risorse già disponibili avrebbero attivato l’edilizia, volano e moltiplicatore di altri settori economici.

L’area di crisi industriale complessa, con bandi e risorse ma tutte ancora in fieri; ingessature burocratiche e di sistema nei canali che regolano lo scorrimento di risorse finanziarie già allocate e generano un pernicioso corto circuito.

Emerge il sapore di assenza di uno spirito coraggioso, imprenditoriale che, salvo eccezioni significative degne di lodi, frena ed arresta il potenziale del decollo economico.

A Comunanza la Whirpool ex Indesit ha nel 2017 ridotto e di molto i volumi prodotti; i lavoratori sono in solidarietà e con corposi volumi da smaltire; una situazione molto delicata da osservare a riflettori accesi.

La disoccupazione aggredisce i giovani, drammatizza le famiglie, quando un occupato viene espulso dal lavoro; la stretta sui salari, ed il Piceno la sente sulla propria carne, colpisce anche gli occupati e ristagna l’economia. Ci sarà pure un motivo se addirittura Draghi presidente della BCE, istituto monetarista per eccellenza, si è sentito in dovere di sollecitare la crescita dei salari.

E’ il sindacato !! il suo ruolo per i lavoratori ha un destino formidabile: frenare il trasferimento della ricchezza dal lavoro al capitale e riequilibrarla a favore del lavoro; è chiamato ad esercitarlo con passione, intelligenza e forza, altrimenti è condannato alla marginalità.

Comunque sempre un buon augurio per l’anno 2018; evitando di girarsi da una parte e dall’altra ma restando in piedi ed andando avanti”

Segr. Prov.le UGL

 

.