Utilizzata anche la tecnica del tree climbing per il monitoraggio delle alberature
Attraversando la città in questi giorni, dal centro alle periferie, si notano operai al lavoro dell’Asite, delle ditte specializzate nella cura del verde, agronomi esperti in tree climbing, il piano manutentivo del verde pubblico voluto dall’Amministrazione Comunale ed elaborato dall’Assessorato alle Politiche Ambientali è in pieno svolgimento. Cambia l’approccio alla cura degli alberi, più dolce, effettuata con tecniche innovative che vedono all’opera esperti di tree climbing, che in arrampicata libera sugli alberi eseguono il monitoraggio dello stato di salute e curano con metodi non invasivi i soggetti arborei più delicati ed importanti: i cedri ed il pino del Parco del Girfalco, i Pini di Villa Vitali, l’acero di Piazzale Azzolino.
Su tutti questi esemplari gli stessi tecnici stanno eseguendo diagnostiche strumentali all’avanguardia del tutto simili a quelle utilizzate sulle persone del tipo TAC.
Poi c’è il capitolo delle potature che investono tutte le periferie, con una particolare attenzione, quest’anno, a quelle zone più lontane dal centro come c.da Santo Stefano, Lauretana, Mentuccia, Capodarco, dove è stata garantita, a seguito degli interventi, anche la messa in sicurezza delle scarpate stradali.
Così come è avvenuto per Viale Vittorio Veneto, l’ingresso della città, dove la scarpata presentava, anche a seguito del forte vento del mese scorso, alberature sbilanciate pericolosamente verso la sede stradale.
E poi la sistemazione dello spazio verde di fronte alla statua di San Savino, lungo via Mazzini, dove è stato ripristinato il belvedere sui Monti Sibillini. Anche qui un altro pezzo di città che rivive e nei prossimi mesi, una volta installata un’illuminazione adeguata della statua, di notte, sarà possibile intravederla dai paesi vicini.
Da anni queste zone attendevano una sistemazione efficace e definitiva.
Lido Tre Archi, la periferia più grande della città, con una serie di criticità in tema di sicurezza degli spazi verdi. Qui la sinergia Comune di Fermo-Asite, sancita da un patto di manutenzione conferito in “house” ha consentito di cambiare il volto del quartiere.
E ancora: la sistemazione degli oleandri a Casabianca e Marina Palmense che ha contribuito al ripristino dello skyline del litorale così come la pulizia delle palme sul lungomare, iniziata lo scorso anno e che proseguirà quest’anno e tanti altri interventi che la città attendeva da anni.
“L’obiettivo” spiega l’Assessore all’ambiente Alessandro Ciarrocchi “è elevare lo standard qualitativo delle manutenzioni del verde pubblico, non più interventi radicali ed effettuati in emergenza, ma un vero e proprio lavoro di pianificazione e monitoraggio che ha consentito di intervenire su tutto il territorio comunale, restituendo alle alberature, il loro valore ambientale, con interventi finalizzati alla loro conservazione e sviluppo e restituendo agli spazi verdi, la sicurezza per chi li vive e frequenta”.
Il Sindaco Paolo Calcinaro parla “di una sensibilità ed un approccio alla cura del verde cresciuta giorno dopo giorno, voluta fortemente dall’Amministrazione che ha investito nel settore risorse importanti”.
“Di qui a pochi mesi”, conclude l’Assessore Ciarrocchi, “la città cambierà volto, sarà una città in ordine e le cure effettuate contribuiranno a mantenere viva la percezione di un ambiente vivibile ed accogliente, per il quale tutti i cittadini sono chiamati a fare la loro parte. La città è di tutti, gli spazi verdi sono un patrimonio ambientale e sociale, ad ognuno il compito di rispettare e far rispettare quanto abbiamo di bello”.
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