venerdì, Marzo 29, 2024
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La Juve rovesciata da Cristiano Ronaldo

Dopo la scoppola subita ieri sera dalla Juve a Torino per 0 a 3 dal Real Madrid nell’andata dei quarti di finale della Champions 2018, la memoria fatalmente ritorna alla notte di Cardiff del 2 giugno dell’anno scorso quando la finalissima di Champions League fra Juve e Real vide i “blancos” travolgere i bianconeri 4 a 1 con la magica doppietta di Cristiano Ronaldo.

Allora CR7 vinse dopo Cardiff  il suo 5° Pallone d’oro, già comunque sul binario di arrivo, eguagliando il record di Lionel Messi. La notte della finale di Champions League di Cardiff lo aveva definitivamente consacrato nella leggenda del calcio e per la difesa della Juventus si era rivelato un autentico incubo con il suo micidiale 1-2.

Cifre incredibili quelle del campione portoghese: recordman incontrastato con ben 120 reti in carriera in Champions, in procinto di diventare per la settima volta capocannoniere della più importante competizione calcistica europea, 445 reti finora al Real Madrid in 430 partite che lo acquistò 9 anni fa dal Manchester United (per una media impressionante di 50 reti siglate a stagione), più di 650 gol ufficiali complessivi in carriera, miglior realizzatore di sempre con la nazionale Portoghese con 81 reti.

Cosa dire di più? Solo che trovarselo di fronte nell’attuale stato di grazia è stato devastante ieri sera anche per la granitica difesa della Juve, che dopo aver subito solo 1 rete nelle 11 ultime partite giocate in campionato se ne è trovate 3 sul groppone in una sola serata. Onore al merito comunque per la Juventus, ma certamente fa riflettere lo scarto ancor oggi esistente fra la squadra di Torino ed i rivali madrileni. Nonostante il prossimo probabile 7° scudetto e la possibile 4° Coppa Italia consecutivi  è emersa con grande chiarezza la distanza siderale e crescente fra il calcio italiano e quello spagnolo, sintomatico del progressivo declino economico del nostro Paese.

I top players alla Ronaldo o alla Messi sono oggi fuori portata per i nostri club, e così il Real sta preparando la prima tripletta consecutiva in Champion dopo aver realizzato nel 2017 la prima doppietta in Champions da oltre 20 anni, cioè dai tempi del grande Milan di Berlusconi e Sacchi. Se le squadre Italiane vogliono recuperare oggi lo svantaggio che le separa dal tetto d’Europa, debbono tornare a coltivare i giovani talenti nei propri vivai, in attesa che lì possa nascere il Cristiano Ronaldo prossimo venturo.

E così ieri sera non è rimasto altro che assistere a Torino al Real Madrid che demoliva la Juventus, tramortita dal raddoppio dei blancos a metà del 2° tempo con una rovesciata galattica di Cristiano Ronaldo che fa impietrire anche Gigi Buffon, l’ultimo ad alzare bandiera bianca.

E stavolta alla Juve per qualificarsi nel ritorno al Santiago Bernabeu occorrerà un autentico miracolo, CR7 permettendo.