GABICCE – Era morto da almeno 15 giorni. Il corpo di un operaio ucraino, impiegato in un cantiere nautico, è stato rinvenuto a Gabicce, in via De Amicis, in avanzato stato di decomposizione. La macabra scoperta è stata effettuata nel pomeriggio di ieri. L’allerta, lanciata dai vicini di casa, è seguita all’odore che si faceva sentire in maniera sempre più prepotente e lasciava poco spazio ai dubbi. Yuri era un cittadino ucraino di 45 anni e lavorava per un’azienda presso il cantiere navale Ferretti, chiuso in questo periodo, come molte altre aziende, per ferie. Sulla vicenda indagano i carabinieri. Sulle cause della sua morte per il momento è giallo. Sarà l’autopsia, disposta sul cadavere, a fugare ogni dubbio. Sul corpo non sarebbero comunque stati rilevati segni di violenza. Yuri Saranchuk era arrivato a Gabicce mare nello scorso mese di maggio. I militari hanno trovato nella sua abitazione una trentina di bottiglie di birra vuote. Il sospetto è, di conseguenza, che il decesso possa essere stato provocato da un arresto cardiaco dovuto ad una cirrosi epatica sviluppata. Ma per ora non c’è alcuna certezza, per cui tutte le ipotesi investigative rimangono aperte. Il cadavere è stato rinvenuto in cucina, a testa in giù, ma lo stato del cadavere non ha consentito agli inquirenti di capire se il decesso sia stato provocato o meno da cause esterne. Il 45enne aveva lavorato per un po’ a Monte Colombo ma poi aveva abbandonato la propria occupazione, per frequentare i bar di Gabicce. Sulla sua abitazione non sarebbero stati rilevati segni di effrazione.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright La-Notizia.net