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Recanati dà il via al progetto “Infinito Leopardi”

Poesia e arte insieme per le celebrazioni del bicentenario dalla stesura de L’Infinito: un evento lungo un anno tra mostre, spettacoli, conferenze, pubblicazioni, anche rivolte alle nuove generazioni, per sollecitare la necessità di tornare al “pensiero leopardiano”.

Il cuore del progetto è rappresentato dall’esposizione straordinaria a Villa Colloredo Mels del manoscritto vissano del celebre componimento.

Un flusso continuo di eventi ed appuntamenti imperdibili e l’esposizione straordinaria a Villa Colloredo Mels del manoscritto vissano de L’Infinito a 200 anni dalla sua composizione. Così Recanati si prepara a celebrare il bicentenario dalla stesura di uno dei più celebri componimenti della storia della poesia firmato da Giacomo Leopardi.

“Infinito Leopardi” è un progetto promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario de L’Infinito di Giacomo Leopardi, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), con la partecipazione di Regione Marche, Comune di Recanati, Centro Nazionale Studi Leopardiani, Casa Leopardi, Centro Mondiale della Poesia e della Cultura e Università degli Studi di Macerata. La programmazione rientra nel Piano strategico unitario della cultura messo in campo dalla Regione Marche per valorizzare al meglio il patrimonio culturale locale, che individua nel 2019 l’anno di Giacomo Leopardi sostenendo gli eventi ad esso collegati. Il programma del grande evento è stato illustrato mercoledì mattina nella sede della Regione Marche, dall’assessore regionale a Cultura e Turismo Moreno Pieroni, il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, l’assessore comunale alle Politiche culturali Rita Soccio, i curatori di una delle mostre, Alessandro Giampaoli e Marco Andreani e Samantha Ripa di Sistema Museo.

Si tratta di un progetto complesso sia per le diverse tematiche trattate sia per la durata temporale, un fatto straordinariamente unico intorno a cui realizzare un evento lungo un anno che tra mostre, spettacoli, conferenze, pubblicazioni, possa sollecitare la necessità di tornare a pensare all’infinito e alle infinite espressioni dell’uomo nella natura, tema portante e modernissimo del pensiero leopardiano.

L’arco temporale dell’intero anno dedicato all’Infinito sarà scandito in due momenti principali, corrispondenti alla realizzazione di mostre di diversa natura prodotte da Sistema Museo, la società che gestisce i musei civici recanatesi. La prima parte delle celebrazioni, dal 21 dicembre 2018 fino al 19 maggio 2019, vedrà la realizzazione di due sezioni espositive. La prima, a cura di Laura Melosi, direttrice della Cattedra Leopardiana presso l’Università degli Studi di Macerata, dal titolo “Infinità / Immensità. Il manoscritto”, vedrà la riscoperta del patrimonio leopardiano dei manoscritti di proprietà del Comune di Visso, attraverso la rilettura attenta di essi e la loro esposizione straordinaria a Villa Colloredo Mels insieme all’autografo de L’Infinito, cuore simbolico del progetto. Strumenti multimediali ne accompagnano la visione, la comprensione e consentono l’approfondimento della storia che lo ha condotto fino a noi. Un’operazione che permetterà di mettere a punto un modello espositivo a rotazione nelle sale del museo civico del corpus leopardiano di documenti, manoscritti e cimeli del poeta, appartenenti alla collezione del Comune di Recanati. Un percorso intrapreso nel dicembre 2017 attraverso un viaggio nelle sale di Villa Colloredo Mels alla riscoperta del patrimonio leopardiano che torna definitivamente, dopo molti anni, a disposizione di tutta la cittadinanza, dei turisti e degli studiosi.

Con “Mario Giacomelli. Giacomo Leopardi, L’Infinito, A Silvia”, a cura di Alessandro Giampaoli e Marco Andreani, si porta in mostra la sequenza fotografica al centro di uno dei capitoli più affascinanti e meno indagati della storia della fotografia italiana del dopoguerra e dei rapporti tra letteratura e fotografia. Saranno esposte A Silvia, il celebre foto-racconto ispirato all’omonima lirica di Leopardi, nella sua versione originale del ’64, di cui fino ad oggi si erano perse le tracce e in quella del 1988, insieme con la serie de L’Infinito per dare modo al pubblico di fare un confronto e avere uno spaccato della straordinaria evoluzione stilistica di Giacomelli nel corso degli anni.

Le celebrazioni continuano da giugno a novembre 2019 con due mostre che ruotano intorno all’espressione dell’infinito nell’arte, “Infiniti” a cura di Emanuela Angiuli e “Finito, Non Finito, Infinito” a cura di Marcello Smarrelli, per un percorso sensazionale dall’epoca romantica a oggi.

Scandite attraverso l’allestimento delle mostre in programma, le celebrazioni saranno accompagnate da eventi collaterali curati da massimi esperti del panorama culturale italiano e internazionale con un’attenzione particolare per le nuove generazioni.

DICHIARAZIONI

MORENO PIERONI, ASSESSORE REGIONALE TURISMO-CULTURA

“Questo progetto importante per Recanati, simbolo culturale italiano e per tutta la nostra regione è la somma di proficue collaborazioni tra molti soggetti, di capacità, di idee e di valori condivisi. Le celebrazioni per i duecento anni dell’Infinito ora, a completamento di un anno ricco di eventi e in contemporanea con la bella mostra del Lotto a Macerata – e Recanati è città Lottesca – comunicano un messaggio forte di intrapresa culturale di elevato spessore e di rilancio della “marca” maceratese così duramente colpita. La Regione Marche ha creduto molto al progetto “Infinito Leopardi”, sostenendolo con un finanziamento di 250 mila euro per il programma complessivo del 2019, perché è un forte messaggio di promozione della nostra immagine culturale e turistica a livello internazionale che parte dal cuore culturale d’Italia. Il 2019 arriva con Leopardi tra le celebrazioni Rossiniane del 2018 e quelle per il cinquecentenario della morte di Raffaello nel 2020: la triade dei personaggi più celebri delle Marche e degli eventi che vi ruotano attorno resta uno dei messaggi di promozione culturale, e perciò anche turistica, più potenti a identificare l’essenza qualitativa e della bellezza dei nostri territori. E l’Infinito continua dopo duecento anni a simboleggiarne una sorprendente straordinarietà”.

FRANCESCO FIORDOMO, SINDACO DI RECANATI

“Una splendida iniziativa culturale che va al di là della semplice mostra, un progetto complesso ed articolato che ha l’ambizione di affermare Recanati come capitale della poesia”. Diamo il via alle celebrazione per il Bicentenario dalla scrittura della lirica più suggestiva di Giacomo Leopardi continuando il percorso di valorizzazione e promozione del territorio già avviato un anno fa, anche nell’ottica di una destagionalizzazione dell’offerta turistico-culturale. L’obiettivo è fare leva sulla forte identità legata all’arte e alla poesia di Recanati attraverso un viaggio tra mostre ed eventi dai grandi contenuti, oltre all’attesa esposizione del manoscritto vissano de L’Infinito, un’opera senza tempo e che parla a tutte le generazioni, soprattutto ai giovani, offrendo un nuovo modo di scoprire la nostra cittadina e le Marche”.

RITA SOCCIO, ASSESSORE COMUNALE ALLE POLITICHE CULTURALI

“Il progetto “Infinito Leopardi” rappresenta una lunga serie d’iniziative programmate per celebrare i duecento anni del celebre Canto, insieme alla Regione Marche e al Comitato Nazionale degli Studi Leopardiani. L’esposizione del manoscritto de L’Infinito è stata concepita in un percorso conoscitivo che accompagna il fruitore fino ad immagini contemporanee, come quelle del foto­­­grafo Giacomelli, tra i primi artisti in mostra. Un accostamento tra poesia e arte che i tanti visitatori e curiosi vivranno visitando le mostre. Ammirare il foglio originale su cui Leopardi ha vergato i versi di una delle poesie più note e amate, sarà indubbiamente una grande emozione per tutti. Con questa mostra è come se il poeta tornasse nella sua Recanati”.

LAURA MELOSI, CURATRICE MOSTRA “INFINITÀ / IMMENSITÀ. IL MANOSCRITTO”

“La sezione INFINITÀ / IMMENSITÀ. Il manoscritto” della mostra di Villa Colloredo Mels, che apre le celebrazioni del Bicentenario della scrittura dell’Infinito, non è una semplice vetrina per un celebre manoscritto autografo, ma un momento scientifico importante e insieme un’occasione per immergersi nel mondo di Leopardi attraverso la sua poesia più letta, più studiata, più tradotta. Un capolavoro immortale, frutto anche di quei ripensamenti che  noi filologi definiamo “varianti”, correzioni complesse e suggestive come quella al verso 14 dell’idillio che per anni tenne in dubbio il poeta sulle diverse implicazioni delle parole «immensità» e «infinità». L’esposizione dell’intera collezione di autografi conservati presso il Comune di Visso permette di ripercorrere alcune tappe dell’iter creativo leopardiano, partendo proprio dal manoscritto degli Idilli (L’InfinitoLa sera del dì di festaAlla lunaIl sognoLa vita solitaria e il frammento «Odi, Melisso»), ideati tra il 1819 e 1821, fino ad arrivare ad uno degli ultimi scritti del recanatese, la nuova prefazione al suo commento petrarchesco da ripubblicare nel 1837. In questa occasione si inaugura anche la sezione leopardiana permanente del Museo di Villa Colloredo Mels, con l’allestimento di due sale che ospitano la collezione iconografica (tra cui i ritratti di famiglia), gli importanti autografi e i preziosi cimeli di proprietà del Comune di Recanati”.

www.infinitorecanati.it

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