giovedì, Marzo 28, 2024
Home > Italia > Denuncia i boss della mafia, ma perde gli appalti per la propria azienda: imprenditore si uccide

Denuncia i boss della mafia, ma perde gli appalti per la propria azienda: imprenditore si uccide

< img src="https://www.la-notizia.net/boss" alt="boss"

CALTANISSETTA – Denuncia i boss della mafia, viene accusato di aver avuto rapporti con loro. Viene assolto in tribunale, ma la Prefettura mette in atto un provvedimento di interdizione per la sua azienda. Rocco Greco, 57enne di Gela (Caltanissetta) si uccide. Questa, in sintesi, l’amara vicenda, dal tragico epilogo, che vede vittima un uomo coraggioso che ha avuto la forza di denunciare. Rocco Greco si e’ tolto la vita con un colpo di pistola alla tempia all’interno della propria azienda. “Denunciare i boss del pizzo mi è costato caro”, ripeteva spesso, di recente, ai suoi familiari.

L’uomo era diventato l’imprenditore simbolo della lotta al racket nel territorio di Gela. “I mafiosi che aveva fatto condannare  – spiega il figlio Francesco, secondo quanto riportato da Repubblica – lo avevano denunciato. Ma, poi, ovviamente, era arrivata l’assoluzione. Il giudice aveva ribadito che Rocco Greco era stato vittima della mafia, non socio in affari dei boss”. Purtroppo la sentenza di assoluzione non e’ stata sufficiente a tirare fuori l’uomo da una vicenda talmente paradossale da condurlo alla morte.

Dopo aver esploso il colpo di pistola, il 57enne e’ stato soccorso e stato trasportato all’ospedale Vittorio Emanuele, dove pero’ è deceduto. Nell’ottobre scorso, il ministero dell’Interno nego’ alla ditta dell’imprenditore l’iscrizione nella white list per i lavori di ricostruzione dopo il terremoto in centro Italia. Questo in quanto si sarebbe ipotizzata la possibilita’ di infiltrazioni mafiose all’interno dell’azienda. Dopo l’ultima interdittiva antimafia, un mese fa, sono infine arrivate le revoche di tutte le commesse pubbliche e private per la ditta di Greco, che si occupa di lavori edili. Nel corso del 2007, l’uomo denuncio’ i boss della Stidda e di Cosa nostra che si dividevano il pizzo, riuscendo inoltre a convincere altri sette imprenditori a fare lo stesso. Infine, in preda alla disperazione, l’uomo si e’ ucciso. Il suo atto di coraggio gli e’ costato la vita.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright La-Notizia.net