martedì, Aprile 23, 2024
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Sara Di Pietrantonio, la Cassazione: “Nuovo processo ed ergastolo per l’ex”

Omicidio di Sara Di Pietrantonio, Vincenzo Paduano verra’ nuovamente processato in appello per rideterminare, e aggravare, la condanna già ricevuta a 30 anni di carcere. Questa la decisione della prima sezione penale della Cassazione, che ha accolto le richieste della procura generale nei confronti dell’omicida, reo confesso. L’ex guardia giurata e’ stata condannata per aver ucciso e bruciato la ex fidanzata nel maggio del 2016. La condanna all’ergastolo era stata gia’ emessa in primo grado e poi ridotta a 30 anni. I giudici avevano ritenuto il reato di stalking assorbito da quello di omicidio, una tesi contestata dai procuratori generali della Corte d’appello di Roma e della Cassazione. Ora, di fronte ad un’altra sezione della Corte d’Assise d’Appello di Roma si dovrà celebrare il processo d’appello bis.

Sara Di Pietrantonio aveva interrotto la relazione a causa della gelosia morbosa di Paduano. L’uomo non accettò la fine del rapporto ed il 29 maggio del 2016 a Roma la strangolò e bruciò nei pressi del quartiere Magliana.  La notte in cui Sara morì la giovane uscì con un’amica, poi incontrò il suo nuovo ragazzo. Nel mentre Paduano, vigilante in una portineria poco distante dal luogo del delitto, si era allontanato dal lavoro e si era posizionato con l’auto sotto casa del nuovo fidanzato di Sara. Quando la vide allontanarsi la inseguì, costringendola a fermarsi.

Cosparse la macchina di alcol, gettandolo anche contro la giovane.  Sara cercò di fuggire a piedi per cercare aiuto, ma non ci fu nulla da fare. Paduano la strangolò e la diede alle fiamme. L’unica sua  fu quella di non essere riuscita a sopportare un rapporto morboso al di là di qualsiasi limite.

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