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Il direttore di Pesaronotizie.com aggredito e derubato: “Pesaro è cambiata e di molto”

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PESARO – Una brutta disavventura, che ha visto come protagonista Danilo Billi, direttore di Pesaronotizie.com. Urtato, strattonato, derubato degli effetti personali e del portafogli, abbandonato poi, vuoto, a terra. I fatti risalgono alla mattinata di sabato scorso. “Il gruppo  – racconta Billi scrivendo l’articolo sull’accaduto in prima persona – era formato da tre persone, due delle quali mi hanno distratto, mentre una terza mi urtava da dietro, per poi sfilarmi dal borsello i miei effetti personali.

Soldi, bancomat, ecc…andati in letteralmente in fumo, poi il portafoglio vuoto è stato gettato a terra in un noto locale sempre della zona mare.

Scrivo queste brevi righe per ribadire che, purtroppo, va segnalato il fatto che a Pesaro, specie in questi giorni di festa dove molti hanno giustamente approfittato per programmare il ponte più lungo dell’anno, bisogna sempre tenere gli occhi aperti, con visione se possibile laterale. Il gruppetto di tre persone che mi si è avvicinato, contrariamente a quando spesso si legge sulle cronache dei quotidiani locali, era formato da persone giovani, snelle e molto agili, probabilmente italiani.

Il dispiacere più grande, quando accadono queste cose, è che spesso capiamo che se ti puntano o finisci nel mirino di questi manigoldi, puoi fare bene poco, e ti senti goffo e spaventato nel ripensare alla veloce dinamica dei fatti, che in caso di una mia reazione potevano anche degenerare; inoltre, capisci sempre di più il valore dei soldi che faticosamente guadagni quando ti vengono sottratti sia dal portafoglio che dalle carte prepagate delle poste italiane, dove li avevo alloggiati, tanto da cadere nello sconforto. Per ultimo ti accorgi all’improvviso, come dicevo prima, che Pesaro è cambiata e di molto, non è più così sicura come un tempo, e che queste cose non accadono solo in vie buie alle tre di notte, ma anche di giorno in mezzo alla gente che, nel mio caso, affollava la zona mare, e ti rimane sulla pelle la paura che ti possa ricapitare ancora”.

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