CHIETI – “Arte come cibo e il cibo come arte”: oggi, 22 maggio alle 17,30, a Palazzo Zambra, presso la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio, si svolgera’ la conferenza con immagini a cura di Maria Cristina Ricciardi, del Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali, Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. In questo secondo appuntamento del ciclo “Patrimonio culturale,parliamone” organizzato dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo, si affronta il tema dell’arte come cibo per la mente, esperienza, nutrimento intellettuale che ci aiuta a comprendere, meglio e di più, quelle le ragioni profonde che abitano il nostro essere. Ma anche, riconoscere al cibo una qualche valenza artistica perché il cibo è ricerca, sperimentazione, attenzione alla qualità. Inoltre, proprio come l’arte, anche il cibo è comunicazione, perché uno chef è un uomo che pensa e realizza, nel segno dell’armonia e dell’incontro tra la tradizione e la modernità, mettendo a segno un obiettivo di bellezza e equilibrio che vale tanto per il gusto quanto per l’occhio.
Dunque: guardare avanti, ma anche sapersi confrontare con la grande tradizione, sembrerebbe valere tanto per chi sceglie la strada dell’arte quanto per la cucina d’autore!
Sarà quindi interessante, attraverso la proposta di un singolare menu, da “consumare” insieme, in una tavola molto speciale, quale la cornice di Palazzo Zambra e dei suoi ospiti, confrontarsi con il cibo “d’autore”, raccontato da tanti grandi artisti con linguaggi e contesti di riferimento molto diversi (Migneco, Guttuso, Sparnaay, Lichtenstein, Chagall, Mafai, Soutine, Delleani, Rembrandt, Corona, Caravaggio Manet, Cézanne, Dalì, Botero, Benedicenti, Tommasi Ferroni, Krøyer, Bertozzi e Casoni).
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