Si invertono i rapporti di forza nel governo. Il M5S esce bastonato dalle elezioni europee e Salvini va in pressing sull’agenda. Di Maio riconosce la sconfitta. “Ma nessuno ha chiesto le mie dimissioni”, ha dichiarato. “Abbiamo preso una bella lezione”, questo il suo commento. Dal movimento in molti si affrettano a sottolineare che il vicepremier non è in discussione. “Richieste di dimissioni? Noi non siamo mica come Renzi o Zingaretti:si lavora sugli errori non sparando contro come fa il Pd. Tutti abbiamo le nostre responsabilità”, dice Di Battista.
“Ringrazio i 4,5 milioni che hanno votato il M5S – ha dichiarato il vicepremier in una conferenza stampa nel primo pomeriggio di ieri – e ringrazio anche chi non ci ha votato perché dal loro comportamento noi impariamo e prendiamo una bella lezione. Faccio i complimenti alla Lega e al Pd e a tutti i partiti che hanno avuto un incremento”.
“Ho sentito Giuseppe Conte – ha aggiunto – e gli ho chiesto di convocare il prima possibile un vertice di governo, dobbiamo lavorare alle promesse che abbiamo fatto agli italiani”. “Il contratto di governo non si cambia e lo tuteleremo: saremo argine”, ha puntualizzato.
Esulta invece Nicola Zingaretti per il risultato ottenuto dal PD nell’ambito di queste europee. “Qualcuno ci dava per spacciati – scrive su Facebook – e invece voi ci avete aiutato a voltare pagina per creare un’alternativa al governo di Salvini. Oggi è il primo passo per la costruzione di un’alternativa. Noi andiamo avanti per costruire nel Paese una proposta diversa che parta da meno tasse sul lavoro e quindi stipendi più alti, sostenibilità ambientale e lotta contro la dispersione scolastica. Vogliamo unire tutte le forze che hanno paura del governo di questa destra estrema. Il voto alle europee ha aperto una situazione politica totalmente nuova e diversa in cui il Partito Democratico svolgerà un ruolo importante, di battaglia politica e di ricostruzione dell’alternativa”.
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