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Chieti, Terme romane: domani “Vita vera”, compagnia #SIneNOmine di Spoleto

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CHIETI – La storia vera è il romanzo di Luciano di Samosata, scrittore greco di origine siriana, nato intorno al 120 d. C, dal quale è tratto lo spettacolo teatrale rappresentato sabato 27 luglio ore 21,15 alle Terme romane di Chieti, dalla compagnia #SIneNOmine composta da attori detenuti e attori professionisti, performers, musicisti diretta da Giorgio Flamini.

Lo spettacolo è inserito nella programmazione estiva Chieti viviTEATE 2019 a cura della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo, e grazie al contributo di Metamer, azienda abruzzese di vendita luce e gas, che ha deciso di finanziare lo spettacolo, credendo nel messaggio di integrazione, rispetto e recupero sociale contenuto nel progetto della compagnia #SIneNOmine.

“Siamo convinti che una società che sviluppa la propria attività economica su un territorio, abbia la responsabilità di contribuire alla sua crescita – commenta Nicola Fabrizio, amministratore delegato di Metamer -. Del resto viviamo in tempi in cui le persone vogliono sapere sempre più, non solo di cosa si occupa un’azienda, ma anche come opera. Qual è il suo atteggiamento etico e di impatto sulla società, il suo contributo alla creazione di valore per tutti. Quali sono le scelte, i principi che ne caratterizzano l’andamento, al di là dell’aspetto economico, degli investimenti, del business”.

Il testo da cui è tratto lo spettacolo è considerato un romanzo di fantascienza ante-litteram che descrive un giro del mondo alla scoperta di altre terre e popoli, un viaggio che 50 uomini e Luciano compiono a occidente delle colonne d’Ercole fino a raggiungere un nuovo continente, a terra predetta da Radamanto.

“L’occasione per assistere a un’opera unica-afferma la Soprintendente Rosaria Mencarelli- già rappresentata nel programma del 62° Festival dei 2 Mondi a Spoleto e nel festival dell’Acquedotto di Genova,  al festival ad arte di Calcata 2018, e in programmazione ´Con lo sguardo “di dentro”: Matera 2019, capitale europea della cultura´. Diritto di accesso e partecipazione dei detenuti alla vita culturale della comunità ’Open Future”.

Fin dal prologo l’autore chiarisce i contenuti dell’opera, in tutto il romanzo racconterà bugie, e una cosa sola è certa: “nulla di quanto è raccontato è vero”, tutto è frutto di fantasia ed è bugia.

Utilizzando il testo quale provocazione iniziale di strumento per illustrare la difficoltà – tutta umana – di approdare a una dimensione di certezza e stabilità, di limpida e univoca visione del mondo, di sicura fiducia nella capacità di operare nel e sul reale, e giocando sulla natura composita della compagnia #SIneNomine, Giorgio Flamini mette in scena una favola oscura, barocca e novecentesca: marinai-pinocchi, mostri lucianei e personaggi della favola collodiana, immersi in scene e costumi omaggio alla Bauhaus, accoglieranno il transito degli ospiti, attraverseranno muri colorati che crolleranno per essere continuamente e vanamente ricostruiti, ricostruiranno gli episodi centrali della Storia Vera e dei testi che ad essa si ispirano.

Un testo che ha influenzato tanta letteratura occidentale del fantastico e la fantasia degli autori del romanzo di avventura e di fantascienza quali l´Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, Pantagruel di François Rabelais, I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift, l’opera di Jules Verne, Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi e Le città invisibili di Calvino. INGRESSO LIBERO fino a esaurimento posti.

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