martedì, Aprile 16, 2024
Home > Italia > Ristorazione: 7 denunce per frode e tentata frode

Ristorazione: 7 denunce per frode e tentata frode

La cucina marchigiana

Nel mese di agosto, i Reparti Tutela Agroalimentare (RAC), in diverse località turistiche del territorio nazionale, hanno eseguito controlli presso 73 aziende operanti nel settore della ristorazione. Mancanza di rintracciabilità, menù privi delle indicazioni obbligatorie sugli allergeni, utilizzo di prodotti congelati designati come freschi e di ingredienti falsamente attestati come DOP o IGP (pomodoro ciliegino dichiarato pomodoro di pachino igp), sono le irregolarità più ricorrenti. In particolare, dagli accertamenti effettuati dal Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare presso le strutture ricettive, è emerso quanto segue:

  • a Cefalù (PA), un ristoratore è stato denunciato per frode in commercio, per omessa indicazione nel menù di prodotti congelati presentati come freschi e, presso due esercizi, sono stati sequestrati 83 kg di prodotti ittici sprovvisti di menzione degli allergeni e di rintracciabilità;
  • a Messina, il titolare di un ristorante è stato denunciato per tentata frode in commercio poiché nel menù figuravano come freschi prodotti congelati e senza indicazione degli allergeni. Altri due imprenditori, invece, dichiaravano la presenza di Pistacchio di Bronte DOP e di Pomodori Pachino IGP, non rinvenuti né all’interno del locale né fra la documentazione di acquisto. Ad un terzo ristoratore venivano contestate sanzioni amministrative per indebita evocazione, nella descrizione dei prodotti posti in vendita, della DOP Pistacchio di Bronte e formaggio Ragusano;
  • a Milazzo (ME), al titolare di un’attività è stata contestata una sanzione per omessa indicazione degli allergeni nel menù;
  • a Maratea (PZ), sono stati sequestrati 200 kg di prodotti ortofrutticoli per mancata rintracciabilità e diffidato un ristoratore per le non conformità rilevate;
  • a Castel Volturno (CE), si è proceduto alla chiusura di un bar annesso ad uno stabilimento balneare poiché sprovvisto di licenza e dei requisiti igienico-sanitari ed al sequestro di 15 kg di prodotti carnei rinvenuti all’interno di altra struttura;
  • a Cellole (CE), sono stati sequestrati 30 kg di prodotti da forno confezionati e notificate due diffide ad adempiere per carenze igieniche sanabili;
  • a Massa Lubrense (NA), presso 5 strutture di ristorazione, sono stati sequestrati circa 150 kg di prodotti surgelati vari (ittici, carnei, pasta, dolciumi e ortofrutta) e contestate varie sanzioni per mancanza di rintracciabilità;
  • a Piano di Sorrento (NA), presso una trattoria, sempre per mancanza di rintracciabilità, sono stati sequestrati 54 kg di prodotti ittici freschi;
  • a Vico Equense (NA), all’interno di due ristoranti, sono stati sequestrati 21 kg di prodotti carnei e ittici congelati, non sicuri per mancanza di rintracciabilità;
  • a San Felice Circeo (LT) e Ostia (RM), due ristoratori sono stati denunciati per frode in commercio poiché dichiaravano falsamente nei menù ingredienti a denominazione di origine protetta e spacciavano come freschi alimenti congelati;
  • ad Anzio (RM), presso due ristoranti, sono stati sequestrati 12 kg di pesce ritenuti non sicuri poiché privi della documentazione attestante la provenienza del prodotto;
  • nelle località di Alassio (SV), Loano (SV) e Sanremo (IM), presso sei strutture di ristorazione, sono state riscontrate numerose irregolarità amministrative ed eseguiti sequestri per circa 45 kg di prodotti alimentari (funghi, salumi, pesce e carni) per assenza di rintracciabilità o mancanza di elementi obbligatori nella presentazione degli alimenti;
  • a Verbania (VB), il titolare di un’attività di ristorazione è stato denunciato per tentata frode in commercio poiché dichiarava in menù prodotti freschi in realtà congelati e carne mendacemente di origine piemontese.

Contestate 37 sanzioni amministrative per un ammontare di circa 60.000 euro.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright La-Notizia.net